In cristallo o vetro di Murano, trasparente o a tinte forti è un oggetto che, da centinaia di anni, dà al soggiorno un tocco speciale. Vi sono oggi diverse possibilità per averlo: acquistarne uno nuovo artigianale, trovarne uno di buona fattura industriale o restaurarne uno d’epoca
Si pensava ormai che quello del lampadario “luccicante” fosse un desiderio ristretto soltanto ad attempate signorine dell’alta borghesia o a nobili gentiluomini dei bei tempi che furono e invece…. Eccolo di nuovo.
Ormai si può considerare un fascino che non tramonta; È quello del lampadario classico, in vetro di Murano o in cristallo di Bohemia, ancora oggi molto ricercati, non solo per la sala da pranzo tradizionale, ma anche per quella moderna o per valorizzare un living minimale. Entrambe le tipologie si possono avere di nuova produzione, su modelli antichi.
Acquistarli oggi.
Quelli di Bohemia sono prodotti anche in Italia da ditte specializzate; il vetro di Murano invece, è esclusiva dell’isola accanto a Venezia, dove, nelle botteghe ancora attivissime, i maestri vetrai soffiano a bocca e poi modellano bracci, foglie, fregi sempre identici da secoli, ma sempre pezzi unici, meravigliosi e irripetibili.
Il cristallo di Bohemia.
I modelli in questo materiale sono caratterizzati dalle gocce che rifrangono la luce con infinite sfaccettature. Il cristallo, nato nel 1600, ha nella sua composizione oltre alla pasta di vetro anche dell’ossido di piombo (almeno il 24 per cento, dichiarato sul marchio). È più limpido e duro rispetto al vetro di Murano.
Il vetro di Murano.
La sua formula è stata “inventata” due secoli fa da quel Barovier i cui discendenti operano ancora. Per la sua composizione viene ufficialmente definito “verro sonoro superiore”. Costituiti da un corpo centrale che sostiene le altre strutture mobili, particolarità principale di questi lampadari sono i bracci, che disegnano onde e volute e che si concludono con le coppe che fanno da cornice alla lampadina (una volta era la candela). Decorati con motivi a foglia o a sfere , sono di un solo colore o di tinte diverse, anche di braccio in braccio. Nascono dal soffio del maestro, che attraverso la “canna” dà corpo alla pasta e la lavora con speciali arnesi fino a raggiungere la forma definitiva desiderata. Si trovano nei negozi monomarca delle varie vetrerie o dai numerosi rivenditori specializzati sparsi per la penisola.
SE È D’EPOCA: CHE FARE Sia che ne scopriate uno sgombrando solai e cantine dei nonni, sia che lo acquistiate sulle bancarelle dell’usato, il lampadario d’epoca ha bisogno di qualche verifica.
Il restauro.
Per quanto riguarda il cristallo, le gocce mancanti si acquistano presso le attuali fabbriche. Ma se si vogliono gocce d’epoca, bisogna frequentare i mercatini dell’antiquariato, dove è possibile trovarne sempre qualche pezzo. Gancetti o anellini di legatura andranno probabilmente sostituiti con pezzi nuovi in ottone argentato o nichelato, mentre le parti in cristallo si lavano con i detergenti per vetro. Potete anche affidare il lampadario a una bottega specializzata nel restauro, che smonterà i pezzi e sostituirà le parti irrecuperabili. Anche per il lampadario di Murano ci sono restauratori esperti. Eventuali scheggiature vengono infatti ricostruite con speciali resine invisibili, mentre, coppe o bracci mancanti, se il valore (anche affettivo) del lampadario lo giustifica, possono essere rifatti dalle vetrerie veneziane uguali agli originali.
Franco Bon di “Firme di Vetro”, maestro muranese discendente da una storica famiglia di soffiatori avverte però che non sempre si ottengono pezzi dello stesso colore, specie nelle tinte calde come rosso, arancio, giallo. Ma a volte coppe o bracci “diversi” diventano un vezzo ricercato, alla moda.
Cosa si trova da noi:
Noi siamo rivenditori di una nota fabbrica Miranese (di Mirano dunque e non di Murano, tanto per essere precisi) che da anni riproduce industrialmente pezzi ispirati alle collezioni storiche dei più noti soffiatori lagunari. Si tratta di lampadari in vetro di fattura industriale, ma molto curati e rifiniti che possono consentire, con una spesa assai modica, di abbellire le proprie stanze con un vero “pezzo di storia”. Del resto l’industrializzazione ha tante note negative, ma qualcuna positiva, molto spesso la riserva. Quelli fotografati in questo articolo sono tutti pezzi che è possibile acquistare da noi con cifre che variano dai 600 ai 1000 euro.
Venite a vedere di che cose si tratta… ne rimarrete piacevolmente .. meravigliati.