Cosa metto sopra al letto ? O “in capo” al letto, come si diceva una volta…
Potrebbe sembrare una vecchia filastrocca per bambini, e forse lo è per davvero, ma per la maggior parte di coloro che si trovano ad arredare la propria camera da letto, questa filastrocca, può diventare invece un bel problema da risolvere…. E il perché è abbastanza facile da capire: stiamo parlando della parete più importante di tutta la camera e dunque di quella che necessita della maggiore attenzione per poter essere abbellita e decorata quanto serve per renderla il fulcro di tutta la stanza. Del resto è anche giusto: in tutte le camere da letto matrimoniali, di solito, una parete é occupata dall’armadio, un’altra dalla finestra, nella terza viene posto il comó (che però ha già di solito il suo specchio sovrastante ed è dunque già completa) e nell’ultima va a posizionarsi il letto, il quale, almeno che non sia altissimo, lascia libero un grande spazio di parete sopra di se. È abbastanza ovvio che questa parete, se lasciata spoglia, limita di molto l’estetica complessiva della stanza e, al contrario, se addobbata in maniera eccessiva, può risultare quanto mai opprimente e “fuori luogo”.
Il muro dietro al letto d’altronde, è quello che rimane maggiormente “a vista” nella stanza, e per questo vi è assolutamente necessario sia posizionato su esso una guarnizione o una decorazione adeguate, che fungano in qualche modo da “coronamento” (termine usato non a caso) per il complessivo arredamento della camera.
I modi per ottenere ottimi risultati per chi si cimenta in questa impresa, ci sono, e sono piuttosto numerosi. Tentiamo quindi di elencarne qui i più importati in modo che essi possano essere da suggerimento a chi sta arredando la propria camera. Lo faremo partendo da quelli più comuni fino ad arrivare fino a quelli più strani e originali. Sì perché la parete in capo al letto può rappresentare a volte anche un’occasione imperdibile per affermare la propria personalità e per rendere la propria camera un luogo “effettivamente” privato ed esclusivo.
Un quadro.
E’ di certo l’oggetto più usato per decorare la camera da letto. Esso è di solito di forma lunga e stretta quando è posizionato sopra al letto e viene messo quasi sempre in orizzontale, con una misura di poco più corta rispetto a quella della testata. Il suo stile deve rispettare quello del resto della camera e dunque essere moderno se inserito in un contesto dominato dal design, contemporaneo, qualora si trovi in mezzo ad un arredo lineare ed in legno e “classico” quando abbinato a mobili antichi o in stile. Solitamente durante la scelta di un quadro da camera è preferibile prendere in considerazione anche i colori rappresentati nel soggetto stesso, in modo che essi possano costituire una sorta di “richiamo” con gli altri elementi di arredo, come ad esempio le coperte o le tappezzerie. Non esistono però delle regole ferree in merito a ciò : a volte i migliori risultati sono anzi quelli frutto di abbinamenti estrosi ed originali. Molto spesso anche a noi è capitata infatti la fortuna di inserire sopra la testata del letto di qualche cliente, un suo bellissimo quadro antico nonostante il resto della camera fosse schiettamente moderno, e possiamo assicurare che l’effetto complessivo ottenuto è stato a dir poco fenomenale.
In quanto alla tipologia di quadro e al relativo soggetto, potremmo davvero parlare per ore e non basterebbero certo le pagine di questo blog per elencare tutte le possibilità esistenti. C’è chi ama la pittura astratta, chi il figurativo, chi non disdegna il “nudo” chi preferisce i paesaggi e chi invece ama avere sopra al letto la veduta di qualche bella città come Parigi o Venezia. In generale si può dire che tutti i tipi di quadro sono ammessi in camera da letto, anche se sarebbero da escludere le “nature morte” e le “battaglie”, che sono soggetti poco adatti all’ambiente in questione ed alla sua atmosfera.
In merito ai materiali e alle tecniche di realizzazione si può dire più o meno la stessa cosa, in quanto anche per essi c’è la più ampia possibilità di scelta: chi vorrà spendere un po’ meno potrà propendere per una stampa, chi preferisce “ l’astratto” potrà appendere un bel quadro “materico” oppure un “olio” molto colorato, chi invece preferisce il figurativo potrà preferire un leggerissimo “acquerello” piuttosto che una “tecnica mista”.
Per ultimo parliamo anche della cornice che è ovviamente da preferirsi quando si arredano gli ambienti classici, mentre è quasi da escludere in quelli moderni o prettamente dominati dal design.
Un immagine sacra o un oggetto religioso
Potrà forse sembrare strano, ma fino a pochissimi anni fa questi erano ancora gli oggetti preferiti per decorare la parete sopra al letto matrimoniale. Oggi sono andati un po’ in disuso, ma mantengono inalterati un certo senso estetico ed un loro sicuro fascino. Fin dai primi anni del ‘800 era divenuto di moda in Italia l’utilizzo delle cosiddette “madonne”, dei piccoli quadri votivi raffiguranti la santa vergine, che venivano appesi fra i due coniugi quasi come richiesta di protezione sulla propria famiglia. Tale abitudine è rimasta praticamente inalterata per due secoli insieme a quella di appendere il classico crocifisso, più o meno bello e decorato a seconda della classe sociale a cui si apparteneva, ma non è raro, ancora oggi trovare qualcuno di questi oggetti nelle camere degli italiani, nei quali è sempre presente un forte e dignitoso sentimento religioso. È proprio grazie a questo sentimento che sono nate alcune delle opere d’arte per le quali l’Italia è famosa in tutto il mondo, ma non si deve dimenticare che a volte anche in dei piccoli crocifissi in legno, in tante eleganti acquasantiere o in alcuni nobilissimi “rosari” che a volte si trovano ancora appesi in qualche camera, sono racchiusi dei veri e propri tesori d’arte.
Una boiserie imbottita
Questo tipo di decorazione può essere tranquillamente considerata una via di mezzo fra un “decoro”, cioè un oggetto con il solo fine estetico, ed vero e proprio pezzo d’arredo. In pratica è come se si decidesse, in qualche modo, di costruire o di farsi costruire per il proprio letto, una testata altissima, alta a volte quanto l’intera parete che la ospita. Fino a qualche tempo fa questo tipo di soluzione era usata soltanto negli alberghi e in qualche abitazione particolarmente di lusso, adesso invece viene presa in considerazione anche per case ben più “normali”, proprio per l’effetto scenico che sono capaci di dare. Vengono realizzate quasi sempre in versione imbottita, rivestendo in tessuto o pelle del grandi pannelli in legno, i quali vengono fissati sul muro retrostante il letto. La differenza sostanziale fra questo tipo di suppellettili ed una normale testata di un letto imbottito (a parte l’altezza), sta nel fatto che queste boiserie non vengono applicate al letto, ma vengono fissate alla parete. Il letto di solito, viene prodotto in coordinato alla boiserie, ma rimane completamente staccato da essa e costituito da un solo giroletto completo di rete e di materasso. Questo sistema, consente in pratica di “gestire” in maniera completamente autonomo e comoda il letto stesso, facendo in modo che esso possa venire facilmente spostato e riposizionato, durante la pulizia, o per qualsiasi altro motivo.
Un bassorilievo
I bassorilievi si scelgono principalmente a seconda della loro forma, del loro stile e per il materiale con cui essi sono composti. Ve ne sono in gesso, bianchissimi ed eleganti con scene tratte dagli artisti greci e romani che si adattano perfettamente a camera di gusto classico o contemporaneo. Ma ve ne sono anche di coloratissimi, in legno, magari di gusto etnico, che sia adattano al contrario ad un arredo giovane e frizzante. Nel mezzo un variegato insieme di prodotti e di stile che in linea di massima possono essere ricondotti ad alcune precise tipologie.
Per le camere moderne sono molto in voga, ad esempio, i bassorilievi moderni in resina di gusto “materico” composti assiemando materiali diversi che vengono poi ricoperti ed uniti tramite resine plastiche. Sono molto eleganti nelle versioni monocolore ( ne esistono anche di neri), mentre possono dare un vivo tocco di brio quelli multicolore che si adattano perfettamente alle camere dove c’è bisogno di rinfrescare l’atmosfera. Al loro esatto opposto si trovano i bassorilievi in marmo di Carrara che pur essendo bellissimi hanno un costo abbastanza alto e si adattano solo ad alcuni tipi di arredo.
Un altro tipo di bassorilievo molto interessante e prezioso è quello realizzato in ceramica invetriata di gusto “robbiano” che, prodotto artigianalmente quasi sempre nella provincia di Firenze e nelle zone di Savona e Palermo, può donare un aspetto sontuoso ed accattivante ad una stanza di gusto classico, magari se arredata con scuri mobili in noce.
In realtà quelli attualmente più utilizzati sono i bassorilievi fabbricati in Italia ed in Cina con materiali diversi e resine plastiche che ne consentono un prezzo molto accessibile. Possiedono delle forme molto belle e originali e possono essere acquistati sia nelle versioni monotono sia in quelle multicolore. Si adattano, a seconda del loro stile, alle stanze moderne come pure alle camere classiche.
Un arazzo
Attenzione ai termini…. Per arazzo si intende un manufatto in tessuto pesante fabbricato a mano o a macchina che, pur essendo realizzato come un tappeto, ha la caratteristica peculiare di essere prodotto appositamente per essere appeso. Ve ne è stata una vasta produzione storica a partire dal rinascimento. Famose sono alcune manifatture francesi (come quelle di Aubusson), delle quali attualmente si riprendono gli stilemi per riprodurne degli ottimi oggetti di arredo. Ve ne sono anche di “stampati” su tessuto con procedimenti semi artigianali che hanno una buona fattezza ed un ottima estetica, pur mantenendo un prezzo accessibile. Si adattano principalmente ad arredamenti in stile, anche se negli ultimi decenni si sono affermati, specie in Italia e Francia alcuni artisti/artigiani che ne producono ottime versioni moderne dal gusto originale e raffinato. Ne esiste anche una vasta produzione industriale, proveniente principalmente dal Belgio, dal sud est asiatico e dalla Cina, le fattezze di questi oggetti però non sono quasi mai minimamente all’altezza degli originali e quindi sono poco diffusi qui in Italia.
Una composizione di cornici vuote
Potrebbe sembrare un paradosso, ma in realtà anche una cornice vuota, da sola, può essere davvero molto bella ed interessante. Nel caso di cui stiamo parlando, appare poi quanto mai evidente che il puro valore decorativo di una cornice, può essere particolarmente apprezzabile quando si ha il desiderio appunto di “abbellire” una parete importante come quella che sta dietro al letto, magari senza appesantirla troppo.
In effetti una serie di cornici vuote appese, composte in modo estroso ed originale, magari laccate di un candido bianco per intonarsi perfettamente con la sobrietà e l’eleganza di una parete in sovraccolore, può davvero rappresentare un’ottima scelta, quando ci si trova a non saper decidere il decoro da mettere sopra la nostra testata.
I risultati più sorprendenti si hanno ad esempio utilizzando cornici dotate di dimensioni e di stili molto diversi fra loro, abbinandoli soltanto tramite lo stesso tono di colore (come può essere appunto il bianco) o una disposizione particolarmente studiata che riesca a valorizzarle adeguatamente.
Un sistema davvero sorprendente per decorare in poco tempo e con modica spesa, la propria parete retro-letto.
Un batik
Il “batik” non è il nome di un manufatto come si intende universalmente, è bensì in realtà il modo con cui si usa chiamare una antichissima tecnica che è particolarmente utilizzata nel sud est asiatico per colorare i tessuti e altri oggetti. Essa viene messa in atto durante la tintura dei tessuti, mediante la copertura delle zone che non si vogliono colorate, con cera o altri materiali impermeabilizzanti quali l’argilla, la resina, paste vegetali o l’amido.
Il termine deriva dalle parole indonesiane amba (scrivere) e titik (punto, goccia). I primi ritrovamenti di frammenti di lino colorati con questa tecnica provengono però addirittura dall’Egitto e risalgono al IV secolo. In Asia tale sistema era già praticato in Cina durante la dinastia Tang (618-907), in India e in Giappone nel periodo Nara (645-795). Strettamente legato in Indonesia all’uso in molte cerimonie rituali ha raggiunto grande raffinatezza tecnica ed elaborato una complessa iconografia, che gli ha consentito di essere apprezzato pian piano in tutto il mondo. In Europa la tecnica viene descritta per la prima volta nella “Storia di Giava” pubblicata a Londra nel 1817 da Sir Thomas Stamford che fu governatore dell’isola. Esposto all’esposizione universale di Parigi del 1900 il batik indonesiano riscuote un grande successo presso il pubblico e comincia ad influenzare il gusto degli artisti europei, che in qualche modo contribuiscono alla sua diffusione. Ancora oggi resiste come oggetto d’artigianato alla globalizzazione e all’industrializzazione che ha introdotto, imitando attraverso tecniche automatizzate di stampa, i disegni e le caratteristiche estetiche proprie della sua lavorazione manuale.
Si tratta infatti per lo più di manufatti di tessuto molto leggero ( a volte viene usata a questo scopo anche la seta) che possono assumere un aspetto molto decorativo, anche se quasi sempre di gusto prettamente “etnico”. I manufatti batik sono per questo adatti principalmente ad un pubblico giovane e dinamico, abituato ai viaggi ed alla cultura multietnica, che non disdegna di possedere un oggetto artigianale che ricordi luoghi esotici, romantici e lontani.
Un decoro etnico in legno o ferro
Più o meno nella stessa fascia di gusto del batik vi è un altra ampia produzione asiatica che è attualmente utilizzata per decorare le pareti sopra ai letti. In questo caso si tratta di manufatti in legno intagliato di produzione birmana, indonesiana vietnamita e malese, che si caratterizza per la bellezza delle lavorazioni e per la vivacità dei colori che vengono utilizzati per decorare gli oggetti. Tale produzione nasce dalla diffusione, avvenuta in un primo momento nei primi anni 60 del ‘900, di alcuni “pezzi” di antiquariato che provenivano dalle architetture in legno con cui erano costruite alcune case in Asia. Seguendo quegli stili si è avviata una vasta produzione artigianale di riproduzioni, talvolta realizzate anche su legno vecchio, che riescono ad imitare con perfezione quasi assoluta, finestre intagliate con decori floreali, porte, stipiti, architravi, e tutto quanto di decorativo potesse esserci in abitazioni fatte completamente in legno durante una storia durata diversi secoli in Asia.
Gli intagli etnici hanno il vantaggio stilistico di poter essere inseriti sia in ambienti classici che moderni. Il loro inserimento però deve essere particolarmente curato e studiato onde evitare delle facili “derive” dovute alla particolare conformazione degli intagli e all’uso che viene fatto dei colori durante la loro produzione.
Una decorazione pittorica
Non è affatto detto che qualcosa di appeso ad una parete sia di per se stesso più bello e elegante della stessa parete vuota. In realtà infatti esistono tantissime tecniche pittoriche di decorazione che consentono di dare, anche ad una spoglia parete sopra al letto, un aspetto bellissimo ed accattivante. Ve ne sono tantissime e vanno dall’antica tecnica dell’encausto, alle molteplici possibilità di utilizzo delle tante vernici che possono essere applicate alle pareti. Una di queste tecniche è ad esempio la spugnatura, un sistema attraverso il quale, si applica una sorta di “velatura” decorativa ad una parete già trattata con un colore di base unito. Tramite l’applicazione, effettuata con una spugna, di un colorante leggero steso sulla parete con alcuni specifici movimenti della mano, è possibile ottenere degli effetti pittorici molto belli ed originali, impiegando poco tempo e con una minima spesa. Così come avviene nel caso si voglia utilizzare il grassello di calce, il quale pur essendo un materiale poco costoso, può essere steso con una spatola e applicato sulla parete in più strati di diverso colore in modo da ottenere una superficie irregolare ma bellissima ed affascinante.
Vi sono comunque in commercio tantissime vernici speciali già pronte all’uso che possono rendere capace chiunque di dare a qualsiasi muro degli effetti decorativi talvolta strabilianti. Ed esistono ancora, per fortuna, alcuni ottimi artigiani capaci di decorare le pareti in modo estroso ed originale.
Una carta da parati
E’ senz’altro il modo attualmente più in voga con cui è possibile decorare la propria parete retro-letto. Si tratta in realtà di una tipologia di finitura non nuova, ma che aveva perso buona parte del suo appeal già alla fine degli anni ‘80 qui in Italia. Recentemente la carta da parati è tornata invece alla ribalta grazie all’evoluzione tecnologica che consente di progettare e disegnare le carte, realizzandole su ordinazione del cliente e proprio su misura per le sue pareti. Questa nuova opportunità ha aperto un‘infinitá di possibili soluzioni che i più arguti designer non si sono lasciati scappare. Noi produciamo ad esempio un vastissimo assortimento di carte da noi disegnate che adattiamo e realizziamo apposta per ogni nostro cliente. Questo consente a chiunque di avere una parete veramente personalizzata con un prodotto esclusivo che può rendere le proprie stanze delle vere e proprie opere d’arte. I soggetti più di moda in questo momento sono quelli che abbinano dei disegni astratti a delle “texture” di gusto classico, ma anche gli effetti materici o le carte dominate da grandi opere d’arte del passato sono molto gradite dai nostri clienti.
Il trucco per un loro giusto inserimento è quello di considerarle come parte integrante dell’arredamento e farle fabbricare con i disegni ed i colori più giusti per quel preciso ambito e quello specifico arredamento. Insomma un mondo davvero ancora tutto da scoprire che non mancherà di riservare in futuro delle vere e proprie sorprese per chi si cimenta nell’arredamento di una bella camera.
Una serie di stampe incorniciate
Quando i soldi sono pochi, ma il desiderio di arredare bene la propria camera è tanto, ecco che la fantasia può davvero esserci d’aiuto. Mettere insieme, componendola in un certo modo e appendendola accuratamente sulla testata del proprio letto, una bella serie di stampe intonate con l’arredo, è un’opera che può risultare infatti piuttosto facile per chiunque. Basta scegliere con cura il tipo di stampa e della sua relativa eventuale cornice, prendere in considerazione dei soggetti adatti ad una camera da letto e avere cura di scegliere dei colori che si abbinino perfettamente con l’arredo esistente per ottenere degli ottimi risultati anche con una modicissima spesa. Una volta effettuate queste scelte occorre disporre le stampe sulla parete in questione in maniera che esse diventino parte di un complessivo “disegno” geometrico composto con estro ed originalità. L’importante è dunque avere buon gusto e fantasia ed il gioco è fatto!
Un trompe l’oeil
Eccoci di nuovo nell’ambito artistico. Quello vero. Il”trompe l’oeil” è una tecnica pittorica antichissima che viene, in pratica, utilizzata per realizzare degli affreschi murali su cui sono raffigurate degli oggetti o dei particolari architettonici, come se essi fossero veramente esistenti sulla parete su cui sono disegnati. In questo tipo di decorazione, l’artista si reca presso l’abitazione in questione e una volta presa visione delle aperture e delle altre fonti luminose che agiscono sulla parete da decorare, realizza un affresco su cui immagina delle ”ombre” così come si vedrebbero se il soggetto fosse realmente esistente e non soltanto disegnato. Sono molti i soggetti utilizzati a questo scopo per le camere da letto. Gli affreschi della “camera degli sposi” realizzati dal Mantegna nel Castello di San Giorgio a Mantova ad esempio, rappresentano delle aperture “abitate” da numerosi personaggi che creano l’illusione che la stanza sia molto più aperta ed arieggiata di quanto in realtà essa non lo sia. Una decorazione molto in voga per le pareti retro letto è attualmente quella realizzata in modo di dare l’impressione di trovarsi di fronte ad un grande arco aperto verso un’immensa e fiorente campagna. Ma ci sono tanti altri possibili soggetti belli ed eleganti che possono essere utilizzati a tale scopo. Il costo di questo tipo di affresco può variare dai 700 ai 2000 euro al mq a seconda della complessità del soggetto e dell’oggettiva abilità pittorica dell’artista. Soldi spesi bene, specie quando stiamo arredando una casa di proprietà o ristrutturando una bella cascina, magari un po’ fuori città.
Una piccola bacheca
Si tratta di un mobile molto interessante e che si adatta bene ad una camera da letto se si ha qualcosa di adatto da esporre. In pratica è una via di mezzo fra un pensile e delle mensole, dotata di poca profondità, può essere usata sopra alla testata del letto proprio grazie alle sue dimensioni di solito molto ridotte. C’é chi la utilizza per esporvi delle collezioni, come mignon di profumi o pietre, e c’è chi usa la bacheca come semplice decorazione esponendovi soltanto souvenir, porta foto o piccoli oggetti etnici. Ve ne sono dei più svariati materiali, dal legno al cristallo, dalla plastica al metallo. Per il suo inserimento adeguato all’interno dell’arredo esistente in stanza, è sufficiente considerare un giusto abbinamento di stile e colore con il resto delle suppellettili. L’importante, nel caso dell’utilizzo della bacheca sopra alla testata del letto è piuttosto il suo posizionamento, che deve essere tale da consentire una facile pulizia degli oggetti e permettere un semplice e rapido accesso alla bacheca stessa, in modo da potervi operare frequentemente le dovute sostituzioni e sistemazioni. Non c’è niente di più terribile infatti di una bacheca piena da anni delle solite piccole cosine polverose e opache. Una bacheca è bella in camera se è ben pulita, ordinata e frequentemente aggiornata: deve essere uno splendido “specchio dei ricordi” e non un ricettacolo di polvere e di cattivo gusto !!!
Una libreria sospesa
È una tipologia di mobile che non esisteva fino ai primi anni 2000. Nessuno si sarebbe mai sognato infatti di poter appendere ad un muro in tutta sicurezza un mobile pesante come può essere una libreria piena di libri, prima di allora! E invece le moderne tecnologie di produzione e l’estro di qualche bravissimo progettista ha consentito l’invenzione di un sicurissimo sistema di ancoraggio che consente, quando il muro è ben solido e quindi lo permette, di appendere una robusta libreria ad una bella parete in tutta tranquillità.
Nel caso di una camera da letto, cosa può esserci di meglio che non avere, sempre, perfettamente a portata di mano, un’ampia personalissima biblioteca dove poter tenere alloggiati i libri che più amiamo e che quindi desideriamo tenere sempre vicino a noi? La libreria sospesa, è un mobile che può essere considerato una via di mezzo fra un pensile da cucina ed una libreria da soggiorno o da studio. È realizzato quasi sempre in legno o laminato ed ha delle dimensioni e delle proporzioni che vengono calcolate in modo che i pesi non aggravino troppo sulle “ attaccaglie” che fungono da ancoraggi. Di solito questi mobili possiedono addirittura dei sistemi di sicurezza che ne impediscono perfino lo sgancio accidentale, e sono da considerarsi dunque assolutamente sicuri anche per essere posizionati sopra ad un letto, quindi la cosa più importante, nel caso di un loro utilizzo, resta la accertata solidità del muro che è destinato ad ospitarle. La parete in questione deve essere robusta, sufficientemente spessa è realizzata in materiali compatti come il laterizio pieno o il cemento armato che consentono agli ancoraggi un fissaggio molto sicuro e stabile anche in caso di eventi sismici. Il loro uso deve essere quindi fatto con attenzione e cognizione di causa. Le librerie sospese sono infatti considerate mobili abbastanza pesanti, non tanto a causa del loro stesso peso, ma bensì per il peso degli oggetti (solitamente dei libri, appunto) che si va a posizionarvici sopra. Dal punto di vista estetico e stilistico ne esistono di molte tipologie, dalle più classiche in vero legno di noce, alle più moderne verniciate anche in versione lucidissima. Quelle attualmente più in voga sono quelle laccate opache, nei colori neutri come il bianco ed il canapa, che consentono un loro facile inserimento in ogni tipo possibile di arredo.
Una o più mensole a muro
È una delle soluzioni più adottate in assoluto per l’arredamento delle pareti retro letto perchè economica, esteticamente valida ed anche molto pratica. In realtà non è altro che l’applicazione di una o più assi di legno o altri materiali alla parete che ci interessa arredare, ma il loro inserimento può essere anche molto originale e divertente. I tipi di mensola di mensola ed i loro relativi sistemi di aggancio al muro, esistenti sul mercato sono infatti veramente tanti e questo assortimento permette a chiunque di sbizzarrirsi nel costruire le composizioni più estrose o più eleganti a seconda del proprio gusto. Le mensole sono assi di legno che hanno una profondità massima di circa 30 cm ed una lunghezza variabile a seconda del materiale con cui sono costruite e della parete che deve ospitarle. Ve ne sono nei tipi e nei colori più disparati. Le più comuni sono in legno e sono dotate di robuste staffe “ad elle” che permettono un loro solido ancoraggio a muro. Possono essere inserite in qualsiasi tipo di ambiente, da quello più classico al più moderno proprio grazie al grande assortimento di tipologie diverse disponibili sul mercato. Dalla seconda metà degli anni ‘70 è possibile la loro applicazione a parete tramite degli attacchi speciali, detti “a scomparsa” che consentono un loro uso esteticamente molto elegante e leggero. L’assenza assoluta di staffe o altri relativi orpelli, rende infatti questo tipo di arredo molto adattabile ad ogni stile e ne permette quindi un uso molto libero.
Le mensole in camera da letto possono venire adoperate sia come un piano d’appoggio vero e proprio (ad esempio come surrogare di un comodino), sia come una semplice decorazione su cui poggiare libri, cornici, soprammobili o tanti altri piccoli oggetti che possono essere utili ad abbellire e rendere viva ed accattivante una normale camera da letto. Le mensole sono particolarmente usate nelle camere da ragazzi, dove trovano forse il loro utilizzo più ideale, grazie allo scopo per cui nelle camerette vengono più spesso inserite ( di solito per essere usate come appoggio per i libri o per gli altri oggetti di uso quotidiano), ma anche grazie alla loro possibilità di essere colorate in tanti colori belli e divertenti.
Un baldacchino con tendaggio.
Eccoci ritornare ad un utilizzo puramente estetico e decorativo della parete sopra il letto. Perché è questo l’unico scopo attualmente plausibile per cui installare un baldacchino sopra al proprio letto. In realtà non è sempre stato così ed il baldacchino veniva usato in molte parti del mondo per “separare” in qualche modo il letto dal tutto il resto della camera. Il baldacchino aveva un tempo infatti la funzione di creare in pratica una “stanza nella stanza” in cui gli sposi potessero avere garantita la propria intimità ed in cui fosse altresì possibile mantenere un certo “tepore” nelle fredde nottate passate magari in delle camere troppo grandi, dotate di soffitti altissimi o poco riparate dalle intemperie. Del resto una certa cognizione di causa a proposito del risparmio energetico è stata assunta dalla società solo abbastanza di recente e per questo era una volta indispensabile garantire un clima “vivibile” anche a chi era costretto a sopravvivere in stagioni molto rigide. L’uso del baldacchino in questo senso era però ovviamente limitato alle classi piú agiate, è stato dunque così che è avvenuto che a partire più o meno dalla metà del ‘700, il baldacchino ha visto mutare la propria funzione da oggetto di uso prettamente pratico a suppellettile di tipo prettamente decorativo o di arredamento. È in questa epoca che nascono infatti le prime architetture tessili con cui si intende semplicemente abbellire e decorare le pareti resto-letto con dei tendaggi simmetrici che partendo da un elemento centrale, detto “corona”, scendono lateralmente in modo obliquo, fino ad incontrare il pavimento. Questa sorta di “coronamento” è stato particolarmente gradito in epoca imperiale ed il suo uso si è protratto per quasi tutto l’ottocento in Europa, rendendo ricchi e famosi tanti abili artigiani tappezzieri, capaci di rendere sontuosa e bellissima ogni parete grazie a studiati drappeggi ed a preziosissimi tessuti. Delle vere e proprie “architetture tessili” che hanno in qualche modo influenzato il gusto di intere generazioni e che anche adesso, vengono a volte riproposte. Si tratta per lo più di adeguamenti di camere da letto di gusto prettamente classico, nelle quali occorre dare un tocco ancora più lussuoso agli arredi inseriti. Nelle camere moderne, questo tipo di tappezzerie, possono essere utilizzate in modo ironico e divertente, specie nelle loro versioni “etniche” dotate di tessuti dai colori sgargianti e di “corone” realizzate con bellissimi manufatti in legno intagliato. Un passato che ritorna…
Una zanzariera coronata
Sulla stessa linea tenuta nel parlare del baldacchino con tendaggio possiamo proseguire descrivendo la possibilità di allestire la propria parete dietro al letto con una bella zanzariera d’arredamento. Del resto il suo utilizzo è tornato da almeno una decina d’anni prepotentemente di moda con l’arrivo delle zanzare tigri e l’invasione degli altri piccoli fastidiosi insetti che il nostro clima favorevole ha fatto arrivare. L’uso di questo tipo di suppellettili in arredamento era, fino a poche decine di anni fa, limitato ad alcune zone paludose delle pianura padana e del sud est della penisola particolarmente interessato dal “fenomeno zanzare”. In alcune parti del mondo invece, l’uso della zanzariera da letto era comune da molti secoli, specie dove i climi tropicali consentivano il diffondersi particolare di queste specie animali. Nel caso specifico della zanzariera da parete si tratta di solito di una “corona” applicata a parete tramite delle mensole, come nel caso del baldacchino di tappezzerie, dalla quale scendono dei sottilissimi ed eterei tendaggi che sono utilissimi per proteggersi dalle punture di insetto durante la notte. Il loro uso del resto è assolutamente salubre ed ecologico, non prevede la soppressione degli animaletti, non prevede l’uso di prodotti chimici, è un sistema sicuro, duraturo ed economico ed è per tutti questi motivi tornato in voga in Italia, specie nei mesi estivi, anche come forma di decorazione e abbellimento della parete dietro al letto. D’altronde, non si può certo negare che due bellissime e leggerissime tende bianche che scendono ai lati del letto in maniera elegante, possano essere considerate degli elementi d’arredo dal grande effetto scenico e dalla notevole eleganza! Se a questo si aggiunge il risultato prettamente pratico che si ottiene con questi orpelli, sotto il punto di vista della protezione dagli insetti, ecco facilmente spiegato il perché di questa “adozione” di una decorazione che non era molto utilizzata da noi, ma che adesso è molto apprezzata ed utilizzata anche a queste latitudini.
Uno o più specchi
Anche di specchi da camera ne esistono di moltissimi tipi: ci sono quelli “in stile” contornati da delle bellissime cornici, ci sono quelli moderni e minimalisti, ci sono quelli semplici e scabri e ci sono al contrario anche quelli molto estrosi e decorati. In ogni caso di questi, sono disponibili tantissime misure differenti che consentono di essere adattati ad ogni genere di parete. Nel caso della parete retro-letto la versione più usata è quella di forma orizzontale allungata che misura da 100 ai 170 cm in larghezza e che ha un’altezza variabile dai 40 ai 90 cm.
A seconda dell’uso che se ne intende fare è dunque opportuno operarne una scelta che tenga presente tutto il contesto e che consenta quindi un inserimento ottimale di uno specchio dal punto di vista specificatamente arredativo. Chi lo vuole applicare a parete perché la sua stanza è piccola e magari poco luminosa, dovrà optare per uno specchio di grandi dimensioni, che quindi abbia una ampia superficie riflettente e che sia posizionato dove può maggiormente riflettere la luce che riceve. Chi invece sceglierà lo specchio per scopi puramente decorativi, dovrà optare per forme più particolari che non tengano molto conto della funzione specifica dell’oggetto, quanto del suo puro valore estetico. A questo scopo sono molto adatti numerosi tipi di specchi “composti” che vengono fabbricati sovrapponendo ed unendo molti piccoli segmenti di vetro specchiato, messi in modo da ottenere dei mosaici dalle forme estrose, eleganti ed originali, che trovano la loro ideale applicazione all’interno di stanze dall’arredo giovane e moderno. Non sono da sottovalutare, sotto questo punto di vista, i manufatti di tipo “etnico” provenienti molto spesso dall’India e in generale da tutta l’area sud asiatica, che abbinano lavoratissime cornici in legno intagliato a grandi specchi dalla superficie sobria e luminosa.
Un elemento architettonico
Chi ha la fortuna di vivere in un ambiente antico, magari dotato di particolari vestigia storiche, potrebbe in teoria anche permettersi di utilizzare tali importanti elementi architettonici, posizionando il proprio letto sotto un bell’arco in mattoni, sotto un’architrave in legno o davanti alla cornice di un’antica apertura finestrata. Chi invece non ha questa fortuna può sempre recarsi in uno dei tanti mercatini sparsi per l’Italia o da uno dei tanti antiquari specializzati, ed acquistare alcuni importanti componenti edili, un tempo utilizzati come materiale da costruzione, che possono essere utilizzati adesso come splendidi oggetti di arredo e di decorazione. È il caso delle bellissime rostre sopra porta in ferro o ghisa che qualche volta vengono usate come capoletto, oppure degli archi o i portali antichi in pietra che una volta applicati adeguatamente su di una parete possono davvero renderla particolarmente bella ed elegante. Il loro inserimento è molto comune in camere arredate con gusto classico, ma non è raro trovare delle finiture murali, come ad esempio frontali di camini e stipiti di porta, anche inserite in arredi prettamente moderni. In quest’ultimo caso sono molto apprezzati, specie dal pubblico più giovane, quegli elementi architettonici provenienti dalle case in legno dell’Asia, che rappresentano delle eccellenti decorazioni grazie all’eleganza delle linee con le quali sono realizzati, nonché alla finezza della lavorazione che spesso gli contraddistingue. Anche in questo caso, come negli altri, è assolutamente necessario considerare con molta attenzione un utilizzo in camera di orpelli di questa tipologia, in modo da inserirli adeguatamente in un contesto che sia adatto e che si confaccia con la loro morfologia ed il loro stile.
Un oggetto vintage di recupero
Sempre seguendo lo stesso criterio di scelta, è attualmente molto di moda l’uso, per la parete sopra al letto, di oggetti di recupero o vintage, dalle forme particolari ed insolite. Del resto è abbastanza comune incontrare nei tanti mercatini domenicali presenti in tutte le più importanti località italiane, delle belle insegne antiche in lamiera, degli “scuri” da finestra opportunamente restaurati o magari decorati, dei bei manifesti pubblicitari d’epoca, così come delle splendide acquasantiere in ceramica o, più semplicemente, dei bellissimi copriletto ricamati da utilizzare come quadri.
In questo caso, tutto dipende dalla creatività e dalla fantasia di chi si cimenta in questao tipo di scelta. Tutto è consentito in realtà. Basta sempre agire nell’ambito del buon gusto e dell’eleganza , per ottenere risultati anche molto originali ed estrosi con una modica spesa ed una relativa facilità.
Una o più lampade
Le lampade da parete, le cosiddette appliques ( dal francese Appliquer, cioè applicare, appendere) sono, come dice la parola stessa,delle lampade fatte apposta per essere appese alle pareti. Esse possono avere però, sia la funzione di illuminare dall’alto una porzione di stanza, sia una funzione puramente decorativa. Nel caso ci si trovi a doverle utilizzare nella parete dietro al letto, esse potranno avere entrambe le funzioni. Saranno infatti posizionate sopra ai due comodini, qualora si voglia usarle al posto delle abat-jour in modo da lasciare libero il piano dei comodini stessi o qualora si derideri una luce più in alto con cui facilitare la lettura di un libro, saranno invece posizionate più in alto sopra al letto, qualora si desideri con queste lampade, illuminare adeguatamente un’ampia zona del soffitto o si voglia al contrario una luce, soltanto “soffusa”, ma che provenga da delle lampade belle a vedersi e di grande impatto decorativo. Sono molto interessanti, sotto questo punto di vista anche quando si trovano in abbinamento ad un bel quadro oppure ad un arazzo. In tal caso, pur mantenendo la loro funzione principale, esse perdono un po’ del loro effetto arredativo, però possono essere comunque considerate lo stesso dei bellissimi accessori d’arredo.
Esistono anche delle lampade appositamente studiate per le testate dei letti che sono una sorte di via di mezzo fra un’applique ed un quadro. Si tratta quasi sempre di prodotti artigianali dotati di una forte personalità e capaci per questo di rendere molto originale ogni parete su cui sono installati.
Le appliques esistono in commercio sia nelle più lavorate versioni “in stile”, sia nelle più semplici versioni moderne e minimaliste. Nel mezzo fra i due estremi vi è un’infinita possibilità di scelta fra lampade che variano tantissimo a seconda del materiale, della forma e dello stile con cui sono realizzate. Nel caso si voglia utilizzare una lampada, da sola, come decorazione di una parte dietro ad un letto, è assolutamente importante considerarne adeguatamente le dimensioni. È infatti indispensabile che l’applique in questione possieda delle proporzioni piuttosto generose tali da riempire adeguatamente uno spazio di parete, (quello direttamente posto sopra al letto), che altrimenti risulterebbe spoglio e disadorno. In questo possono essere di aiuto quelle lampade che sviluppando le loro dimensioni soprattutto in larghezza, consentono una occupazione di spazio “orizzontale” che si intona perfettamente con la forma delle testate dei letti matrimoniali. Qualora nella propria camera si volesse optare per questo tipo di guarnizione è altresì necessario che non si utilizzi altre appliques nella parete in questione per non creare quel certo imbarazzo visivo che tale tipo di abbinamento potrebbe provocare.
Una composizione di foto
Che cosa ci può essere di meglio di avere sempre a portata di mano i ricordi più belli della nostra vita? Oltretutto oggi, con l’avvento degli Smartphone, ognuno di noi produce una grande quantità di foto che spesso rischiano di essere perdute o cancellate. Molto meglio farsi stampare le più belle e farle appendere sul muro del nostro letto, in un architettonico insieme, al contempo utile e piacevole. La composizione delle foto, potrebbe formare un grande rettangolo, un tondo, oppure un cuore: spazio alla fantasia… anche in questo caso !!
In genere le più eleganti ed adatte ad essere appese sopra ad un letto, sono quelle foto in bianco e nero racchiuse in una piccola cornice, che rappresentano tanti momenti di vita: tanti scatti “rubati” alla nostra quotidianità che, una volta messi insieme, possono davvero raccontare qualcosa al nostro cuore. Molto belle però sono anche quelle grandi, a colori, che però devono essere effettivamente originali o artistiche in questo caso, sopratutto per non scadere nello “scontato” o nel dozzinale.
Una decorazione tridimensionale in rilevo
Quando si vuol dare una particolare rilevanza alla parete retro-letto, possono risultare di grande aiuto le decorazioni in rilevo da applicare alle pareti. Si tratta quasi sempre di pannelli in gesso alleggerito o resine plastiche che vengono applicati sui muro per donargli degli effetti molto particolari e originali. Ve ne sono di quelli che simulano le pietre, altri che “disegnano” sul muro, degli archi o delle volute, e altri ancora che sembrano delle onde che si ripetono infinitamente in verticale. Tutte sono piuttosto belle e piacevoli ed hanno un costo molto variabile a seconda del materiale e delle finiture che si scelgono, quindi sono accessibili più o meno per tutte le tasche. Quelle più economiche sono fatte in poliuretano espanso ed essendo modulari, hanno un prezzo inferiore ai 70/80 euro. Le più belle e preziose sono ovviamente quelle in gesso alleggerito, realizzate su misura, che possono superare anche i 250/300 euro al metro quadro. Ma ve ne sono di bellissime anche in legno o in altri materiali naturali, realizzate in modo artigianale completamente sul posto, che possono essere senza dubbio considerate alla stregua di vere e proprie “opere d’arte”.
Nel caso si opti per questo tipo di decoro, l’importante è riuscire a non farsi “prendere la mano”, e mantenersi negli ambiti di una decorazione che non sia troppo elaborata ed eccessiva. Il rischio di scadere nel ridicolo o nel volgare, quando si tratta di questo tipo di decorazioni elaborate è infatti sempre dietro l’angolo.
Un giardino pensile
Il cosiddetto “verde verticale “ è una delle più interessanti invenzioni architettoniche degli ultimi anni. Nel caso degli arredi interni si tratta per lo più di applicazioni che avvengono grazie delle particolari tecniche che consentono la creazione di alcuni piccoli “quadri” verdi, fatti da piante vive e vegete. Nel caso delle camere da letto deve trattarsi di piante adatte a quanto scopo, che possono essere addirittura dotate di un apposito impianto di irrigazione e illuminazione tale da farle vivere, anche a lungo, nelle loro posizione verticale. Noi di Interiors Gallery invece commercializziamo un innovativo sistema di giardini verticali che prevede l’utilizzo di piante verdi disidratate. Si tratta di un procedimento con il quale le piante vengono in pratica gradatamente private della loro umidità, ma non del loro naturale colore. Ciò consente la creazione di grandi superfici verdi, fatte di piante che attraverso tale complesso procedimento non possono venir neppure attaccate da agenti patogeni esterni come insetti o altri tipi di infestanti. La loro durata può variare dai 10 ai 15 anni, ed essa dipende soprattutto da quanto pulite potranno essere tenute le piantine stesse. Esse infatti, consentono di essere tranquillamente spolverate e deterse senza grossi problemi, e maggiore dunque sarà la loro pulizia, maggiore sarà la loro durata. I nostri piccoli giardini verticali esistono in molte misure e proporzioni, quella più usata per le camere da letto è la 120 x 60 cm, che si presta effettivamente molto bene ad essere esposta sopra le testate matrimoniali.
Una decorazione artigianale
Vi sono tantissimi oggetti artigianali che, anche solo per la loro bellezza, si prestano ad essere esposti su di una testata, pur se tolti dal loro naturale contesto di utilizzo. Essi possono essere, fregi, cornici, ante di mobile, finestre, creste, frontali, porte , frammenti di arazzi, griglie lavorate in ferro o legno, vetri decorati a mano, e chi più ne ha più ne metta.
Vi è uno specifico mercato di tipo “etnico” che sfrutta proprio questa tendenza, proponendo al pubblico tanti oggetti artigianali, che possiedono una loro specifica valenza estetica pur possedendo un limitato valore economico. Perché possono essere molte le cose che estratte dal loro contesto e valorizzate come meritano, diventano magicamente delle opere d’arte. Una volta abbiamo appeso sulla testata di due nostri clienti, un pannello in legno che fungeva da supporto di una grossa sega elettrica della nostra falegnameria. Tale pannello aveva su di sé una serie enorme di tagli orizzontali, verticali e obliqui ravvicinati, così interessante che i nostri clienti ne erano rimasti letteralmente impressionati. Insieme a loro abbiamo dunque deciso di sezionarne una parte, di verniciarla in un bel colore canapa opaco e di appenderla sopra al letto della loro camera, proprio come se si trattasse di un quadro. Un effetto scenico davvero straordinario, ed un episodio che racconta bene di quanto la fantasia e la creatività possono essere utili quando si tratta di personalizzare davvero al meglio i propri ambienti.
Una composizione di pensili o un armadio sospeso o a ponte.
Appendere una serie di pensili sopra alla propria testata matrimoniale, potrebbe apparire una soluzione piuttosto dozzinale e poco elegante. È opinione comune, infatti, che chi opera tale scelta lo faccia soprattutto per carenza di spazio e per l’impossibilità di alloggiare altrove, gli oggetti che troveranno posto in quei mobili appesi.
In realtà non sempre è così, almeno non da qualche tempo a questa parte… Adesso esistono infatti numerose soluzioni che permettono di allestire in modo bello e simpatico anche delle pareti che necessitano di essere allestite con dei mobili contenitori. È la tecnologia, soprattutto che ha consentito questo. Come nel caso delle librerie sospese, anche per i mobili contenitori più pesanti, come armadi o pensili, sono state escogitate soluzioni di fissaggio veramente funzionali e sicure. Queste fanno sì che sia possibile appendere al muro dei pensili, anche abbastanza profondi, pure sopra una testata di un letto. E utilizzarli come contenitori a tutti gli effetti! Certo non è sempre facile progettare un sistema di mobili pensili da posizionare sopra al letto senza che la camera sembri una cucina componibile. Per questo motivo i progettisti più scaltri preferiscono comporre la serie di pensili in modo da dare al loro insieme un certo “movimento” che li renda anche simpatici e piacevoli alla vista, oltre che comodi. Non bisogna mai dimenticare poi, che l’altezza della stanza gioca un ruolo predominante in questi casi: minore sarà l’altezza a disposizione, maggiore dovrà essere lo sviluppo orizzontale della composizione di pensili che si sta pensando per la propria camera.
Una collezione di oggetti
Alzi la mano chi non ha mai collezionato qualcosa in vita sua. Pochi, certamente. Le collezioni e le raccolte di oggetti sono un’abitudine vecchia quanto il mondo che l’essere umano utilizza per poter avere l’emozione di possedere gli oggetti che più ama e che più gli piacciono. C’é chi colleziona pietre, chi farfalle, chi piccoli profumi, chi bambole, chi figurine di calciatori e tanti altri tipi di appassionati collezionisti che mai si sognerebbero di lasciare la propria collezione neppure per un minuto. E allora perché non portarsela anche a letto? Ovviamente stiamo scherzando, ma ci sono sono alcune collezioni che per il loro puro valore estetico, meritano davvero un posto d’onore nella propria casa. E dunque anche su una parete importante come quella su cui appoggia il nostro letto, è possibile appendere o appoggiare tutti gli oggetti che ci stanno più a cuore. Del resto ci sono collezioni davvero molto belle, che starebbero sicuramente meglio appese ed esposte su di una splendida parete, piuttosto che chiuse in un buio cassetto ! Basta avere l’accortezza di disporle seguendo certe regole ed il gioco è fatto! Qualche esempio? Beh .. Le farfalle sono le più facili, perché sono quasi sempre conservate in cornici nere già dotate di coperchio di protezione in vetro, quindi possono essere facilmente appese. Ma anche chi colleziona i modellini di automobili può farsi costruire delle apposite bacheche per contenerli e poi attaccarli alla parete in bella vista. Per non parlare di tutto ciò che è di carta, come le figurine, gli autografi o le foto, con i quali si possono comporre degli splendidi quadri, spesso adattissimi da appendere su di una testata matrimoniale. Il principio è che tutto ciò che viene collezionato, assume un suo valore intrinseco. Se questo valore possiede anche caratteristiche estetiche e dimensionali adeguate, ecco che abbiamo tutti i presupposti necessari per far sì che una propria passione possa entrare a far parte anche della parte più intima della propria vita: quella che passiamo in camera da letto.
Una o più nicchie in cartongesso
In questo caso, si va a prendere in considerazione la possibilità di operare delle modifiche, anche se molto leggere, alla struttura murale della stanza da letto.
Quando le dimensioni della stanza lo consentono infatti, può essere opportuna la creazione di una controparete in cartongesso, dotata di uno spessore minimo di 10/25 cm che permetta la creazione di una o più nicchie dalle forme più svariate, che possono servire per contenere dei quadri appesi oppure per poggiarvi degli oggetti importanti. Il vero coronamento di questo tipo di architetture però è senz’altro la luce. Se si decide di fare o di far fare delle nicchie in cartongesso è quasi indispensabile che esse sia adeguatamente e magari anche (quando possibile) estrosamente illuminate. Per quanto riguarda la forma è opportuno pensare a ciò che dovranno contenere prima di costruirle in modo che la loro dimensione e le loro proporzioni, calzino a pennello con l’oggetto che in esse sarà esposto. Per la loro illuminazione è più o meno la stessa cosa: una volta deciso l’oggetto che verrà inserito nella nicchia si potrà decidere se optare per un sottile filo di led montato in maniera verticale o orizzontale, oppure se è meglio installare dei piccoli faretti da incasso, magari sempre al led, da posizionarsi in alto, proprio sopra all’oggetto da evidenziare. In questo modo otterremo un effetto scenografico davvero importante ed originale, avremo creato un nuovo luogo dove esporre e rendere importanti gli oggetti più belli che abbiamo in casa e infine, avremo creato un’ottima “luce d’atmosfera” in camera che ci potrà risultare molto utile tutte le volte che vorremmo illuminare un po’ la stanza senza accendere la luce principale.
Insomma una soluzione davvero bella e originale che ha però un suo svantaggio che sta nei relativi costi di realizzazione. Quando avremo da comporre i budget bisogna dunque considerare che per realizzare una controparete in cartongesso con una o più nicchie, saranno necessari almeno dai 600 ai 1200 euro per una parete di normali dimensioni. Una spesa quindi importante, ma che può davvero cambiare in meglio l’aspetto di ogni camera da letto.
Una composizione di piastrelle colorate
Da un po’ di tempo a questa parte sono tornate molto in voga le piastrelle decorate, specie se vecchie o antiche, le quali se montate in piccole composizioni proporzionate all’uso possono risultare davvero degli ottimi pannelli ornamentali. Ve ne sono di tantissimi tipi in commercio: dalle portoghesi “azulejos” alle faentine, dalle siciliane di Caltagirone e Palermo a quelle di Vietri, fino ad arrivare a quelle prodotte a Castelli, in Abruzzo e chi più ne ha più ne metta. Ve ne sono di originali, vendute dagli antiquari specializzati e riprodotte da artigiani locali. La loro scelta va fatta sempre in relazione al particolare uso specifico che andremo a farne, in quanto, non trattandosi di una cucina, bensì di una camera da letto, è assolutamente importante preferire dei soggetti e dei decori “artistici” che si intonino con la stanza che dovranno completare e con in colori che in essa saranno contenuti.
Sotto questo punto di vista, risultano particolarmente adatte a questo uso delle piastrelle che erano da diversi lustri sparite dalla circolazione e che hanno fatto di recente la loro ricomparsa grazie ai colori tenui e neutri che le contraddistinguono: le cosiddette “cementine”. Si tratta di quelle piccole piastrelle esagonali o quadrate realizzate in cemento e graniglie che facevano bella mostra di se nella prima parte del ventesimo secolo nelle case di molti italiani e che si contraddistinguevano per la loro eleganza e la sobrietà dei toni in esse contenute. Proprio per queste loro proprietà, se composte in maniera adeguata, esse possono essere considerate un ottimo modo per decorare la parete sul retro del letto. Per farne questo tipo di uso è possibile installarle in due modi: o attaccate direttamente sul muro, oppure incollate ad un pannello in legno il quale a sua volta verrà appeso sopra al letto come se fosse un quadro. In entrambi i casi, se avremmo operato le giuste scelte, potremmo essere certi di ottenere un ottimo effetto decorativo e scenografico, pur parlando di un tipo di finitura che si potrebbe considerare abbastanza inusuale per una camera da letto.
Un murales o un affresco “strappati”
Lo “strappo” è una tecnica che permette di trasferire su tela o su tavola un affresco o un murales realizzato su di una parete intonacata, al fine di spostarlo dalla sua sede originale oppure semplicemente di proteggerlo. Nella moderna concezione questa tecnica è realizzata con una procedura molto meno complessa di quella originale, ma permette lo stesso di ottenere degli splendidi “quadri dipinti su intonaco” dal sapore davvero originale.
Ve ne sono principalmente di due tipi, quelli di gusto classico, detti appunto affreschi, e quelli di gusto moderno, detti “murales” per la loro somiglianza con i dipinti metropolitani che imperversano in moltissimi luoghi delle nostre città. Quando si tratta di affreschi classici, essi si possono trovare in commercio sia originali, cioè di vero antiquariato, sia riprodotti artigianalmente con tecniche moderne. Quelli veramente antichi sono molto rari e costosi, e per questo è abbastanza difficile trovarli presso un’abitazione privata. Quelli riprodotti invece sono abbastanza comuni ed economici e vengono realizzati anche su ordinazione, spesso dagli stessi abili artigiani che realizzano i “trompe l’oeil” di cui abbiamo parlato in questo articolo. Essi ripetono quasi sempre dei soggetti piuttosto classici, come fiori, architetture, rovine, battaglie, particolari degli affreschi più famosi ecc.ecc., ma i più bravi sono di frequente capaci anche di realizzare delle opere uniche da loro ideate e realizzate. Fra questo tipo di opere possono essere annoverati anche i cosiddetti “murales” o “graffiti su tela” che altro non sono degli affreschi di gusto moderno, realizzati su intonaco e tela con tecniche moderne, come le vernici spray, le tempere acriliche o le matite a cera. Quest’ultimo genere di manufatto, sta da un po di tempo prendendo piede anche presso i più importanti collezionisti d’arte, i quali fanno spesso a gara per accaparrarsi la collaborazione dei più estrosi ed originali “graffitari”, onde poter commissionargli le opere da esporre nelle loro importanti gallerie. Chi vuole può cimentarsi anche da solo nel tentare di realizzare un bel murales. La tecnica da usare del resto è abbastanza semplice : di solito si applica ad una tela precedentemente trattata con della vernice di fondo, un generoso strato di intonaco granuloso tipo “marmorino” o velo, il quale aggiunto con della colla vinilica, riesce ad ancorarsi molto bene sulla tela. Una volta asciugato si può poi procedere con il disegno del soggetto e con la stesura dei colori, con la tecnica che si riterrà più opportuna o divertente. In base alla propria fantasia od al proprio estro sarà così possibile ottenere un ornamento bello ed originale per la propria testata matrimoniale.
Una composizione di “stickers” o di decorazioni fatte a “stencils”
Andiamo a terminare esaminando quelle che possono essere considerate, probabilmente a ragione, le maniere più economiche e rapide per decorare la parete retro letto.
Gli stickers, sono degli adesivi mono o multicolore, di diverse dimensioni, che sono fatti apposta per essere applicati direttamente sulla parete e formare con essi dei disegni molto assortiti e dalle dimensioni variabili. La loro applicazione non richiede una particolare maestria, ed il loro costo, davvero molto basso, ne fanno una delle decorazioni preferite dai più giovani. Certo, non sono da considerarsi il massimo dal punto di vista del gusto e dell’originalità dei soggetti, ve ne sono però anche di molto belli ed eleganti e se scelti con attenzione ed usati con cognizione di causa, possono essere dei validi complementi, capaci di impreziosire quel tanto che basta una parete che altrimenti, potrebbe risultare spoglia e disadorna.
Stessa cosa per quanto riguarda gli stencils, i quali sono dei sottili fogli di plastica o di carta, tagliati opportunamente con dei disegni o con dei fiori, i quali vengono usati applicandoli alla parete e colorando le parti intagliate, in modo che una volta rimossi rimanga il colore sul muro , solo dove lo stancil era stato disegnato e inciso. Si tratta di una tecnica importata dall’inghilterra che fino a qualche anno fa si limitava alla creazioni di greche o cornici, sulle pareti in alto, vicino al soffitto, oppure più in basso, a formare delle sorte di “cornici marcapiano”. Adesso invece si trovano in commercio nei più importanti negozi specializzati anche degli stencil molto grandi che possono formare dei gran bei disegni da usare anche proprio sulla parete di cui stiamo parlando.
Entrambe queste tecniche dunque sono caratterizzate da un’estrema facilità di realizzazione e questo le rende particolarmente interessanti per chi ha un budget molto limitato, o, pur volendo qualcosa di un po’ più originale di un semplice quadro, ha poco tempo per far fare delle vere e proprie pitture decorative sulle pareti della propria casa.
Abbiamo visto insieme in quanti modi può essere decorata e abbellita la parete che sta dietro al nostro letto.
Ognuno di questi modi ha una sua ragione per essere scelto e per essere utilizzato per realizzare ciò che si vuole. L’importante in questi casi è ragionare specificatamente sul proprio caso e decidere per una decorazione che possa piacerci e che possa essere di proprio gusto per un tempo ragionevolmente lungo. Ciò ci permetterà di operare una scelta che sia abbastanza esente dalle mode del momento e che manterrà inalterate le proprie migliori prerogative anche dopo qualche anno. Per far questo è però necessario che tutto sia pensato e studiato in funzione di ogni elemento della propria camera da letto e perciò noi saremo sempre a disposizione per darvi, se vorrete, un parere su quella che può essere la vostra migliore scelta. Del resto, con così tanti anni di esperienza, ci sentiamo davvero in grado di dare dei buoni consigli a chi ce li chiede!