Una buona giornata dipende anche da una buona notte. La scelta degli arredi della camera quindi non deve essere solo funzionale allo spazio ma va fatta seguendo tanti altri piccoli accorgimenti, e tutto ciò senza nemmeno parlare della scelta del materasso, argomento per il quale abbiamo in gestazione una piccola serie di articoli dedicati.

Partiamo dunque dallo spazio del letto. Per il letto matrimoniale standard la larghezza di rete e materasso varia tra i 160 e i 180 cm, la lunghezza tra 190 e 200 cm. Oltre a questo per gli “over-size”, è bene sapere che non è sempre necessario farsi realizzare un letto su misura se si hanno esigenze particolari: oggi sono molte le aziende che offrono una ampia scelta anche in misure extra-large. Solo un piccolo consiglio per i “molto alti”: sono da preferire per loro i letti senza pediera che permettono di stare comodi anche se i piedi sporgono di qualche centimetro dal materasso!

Ma il vero comfort si misura anche sulla comodità di accesso al momento di coricarsi, di alzarsi .. . e di rifare il letto. Va quindi previsto uno spazio per il passaggio di 60-70 cm (minimo 50) lungo i lati e di 80-90 cm ai piedi del letto, larghezza che deve diventare di 100-120 cm se in quel “corridoio” si devono aprire le ante a battente di un armadio o i cassetti di un comò. Attenzione però: questi spazi vanno calcolati partendo dalle misure esterne del letto, compresa la testata e i longheroni (detti anche giroletto) che in molti modelli sono dei piani laterali profondi fino a 20/30 cm! L’importante nel calcolo dello spazio è dunque considerare le misure complessive del letto e non quelle della rete e del materasso, specie quando si ha l’armadio proprio di fronte al letto e lo spazio che rimane fra i due è davvero esiguo.

Sotto questo specifico aspetto gioca un ruolo fondamentale la testata del letto con le sue relative dimensioni. Sì perché, quando si ha a che fare con spazi molto ristretti, è opportuno optare per testate che prendono poco o pochissimo spazio in profondità, altrimenti si rischia di disperdere spazio in elementi d’arredo che non hanno altra valenza a parte quella estetica. In quanto alla comodità infatti, poco influisce la profondità della testata: E’ piuttosto la sua altezza a consentire alla persona, che magari vuol leggere a letto o semplicemente riposarsi, di poggiarsi adeguatamente su di una testata convenientemente proporzionata, in modo che la testa abbia il suo appropriato supporto. Se si ama lo stile orientale o se la stanza ha dimensioni ridotte, il più giusto sarebbe infatti il letto senza testata, oppure corredato con un piccolo pannello imbottito applicato a mo’ di testiera in capo al letto. Ma non a tutti piacciono soluzioni di questo tipo. Sotto questo aspetto un ottimo compromesso fra estetica e risparmio di spazio lo si può ottenere attraverso l’adozione di speciali testate “a Boiserie” che consentono in pochissimi cm di dotare qualsiasi camera di una sottilissima ma comoda testata. Sono soluzioni che derivano direttamente da quelle ideate per le stanze d’albergo le quali si compongono attraverso semplici pannelli a muro. Questi pannelli possono essere volendo anche imbottiti, fungono egregiamente da testata e possono servire da supporto anche per i comodini. In merito a questo è opportuno ricordare infatti che quando si opta per delle testate “a Boiserie” si possono accumulare numerosi vantaggi in tema di spazio. Uno fra questi è la possibilità di corredare i pannelli testata non solo con dei comodini (che in alcuni casi possono risultare troppo ingombranti), ma anche da delle semplici mensole che occupano poco spazio e che possono comunque essere corredate di cassetto.

Circa i materiali ve ne sono tantissimi tipi e molto diversi fra loro. Esistono i letti in ferro, quelli in altri metalli, i letti in legno e quelli in laminato. Attualmente quelli più venduti risultano essere di gran lunga quelli imbottiti, rivestiti, in pelle ecopelle o tessuto.

I motivi di questo successo, sono legati per lo più a due loro prerogative: la loro insuperabile comodità e la possibilità di inserirvi all’interno, senza variarne le caratteristiche estetiche, un valido vano contenitore posizionandolo sotto la rete sollevabile. Si tratta di letti che si prestano a tutti gli stili di arredo e che possono essere anche pochissimo ingombranti, fino a ingombrare addirittura esattamente la misura della rete stessa.

I letti imbottiti sono costruiti in pannelli di legno opportunamente riempiti di imbottitura sintetica e poi rivestiti in tessuto o altro. Le loro forme possono essere le più disparate, ne esistono, di classici, di moderni e dotati di linee “contemporanee” che ben si adattano ad ogni tipo di arredamento. Attualmente sono quasi sempre corredati di rete a doghe e le loro testate spaziano fra quelle di dimensioni ridottissime fino a quelle di proporzioni molto generose. E’ forse questa ampia possibilità di scelta a rinnovarne costantemente il successo, almeno da un po’ di tempo a questa parte.

Un letto imbottito, specie quando si è capaci di scegliere un rivestimento adeguato, risulta infatti solitamente molto elegante, valido dal punto di vista estetico e anche molto pratico. Si perché pur essendo un tipo di mobile dalle origini antichissime (si parla di letto imbottito già nel Romano Impero d’Oriente, e deriva forse da questo il suo soprannome di letto “a turca”), nelle sue evoluzioni moderne si è riusciti a ottenerne una grande funzionalità, grazie alla possibilità di sfoderare ogni sua parte di rivestimento. Questa possibilità, relativa attualmente quasi a tutti i letti in commercio, rende questo tipo di prodotto molto adatto all’utilizzo quotidiano.

I letti imbottiti sfoderabili sono per lo più costruiti con grandi fasce laterali in pannelli rivestiti i quali fungono da contorno perimetrale alla rete. Queste fasce vengono poi fissate alla testata attraverso robusti agganci che ne determinano la solidità. Quando questo tipo di letto è costruito in versione “tradizionale” cioè senza contenitore sottostante, anche la rete funge da struttura solidale con il resto del letto. Quando invece quest’ultimo è dotato di contenitore, la rete è congiunta al suo perimetro rivestito attraverso due grosse e massicce cerniere in acciaio le quali, grazie a dei potenti pistoni oleodinamici, consentono di sollevare agevolmente la rete, per accedere al contenitore sottostante, senza il benché minimo sforzo. E questo nonostante il peso, a volte anche notevolissimo, del materasso che si è desiderato posizionare sopra al letto.

Il contenitore sotto-letto è dunque ricavato nel vano che naturalmente si viene a creare sotto alla rete del letto. Esso viene costruito attraverso l’applicazione di alcuni pannelli che, posti sul fondo del contenitore, separano e dividono le cose che vi vengono riposte dal pavimento sottostante. E’ quindi evidente che tali chiusure devono essere validamente costruite per sopperire al suo compito. Un buon letto imbottito con contenitore è infatti da considerarsi quello che riesce ad ottenere una chiusura abbastanza “ermetica” del suo vano sottostante, in modo da proteggere la roba riposta, (come le coperte, la biancheria, le scatole ecc.ecc.) dalla polvere e dagli insetti. Come la maggior parte dei nostri, ad esempio, che sono perfino corredati di un apposita guarnizione antipolvere a spazzola lungo tutto il perimetro dei pannelli inferiori.

Ma non è tutto, chi sceglie questo tipo di letto deve anche considerare l’aspetto “pulizia”; alcuni modelli di letti imbottiti infatti possono creare la difficoltà di pulire con accuratezza la superficie di pavimento sottostante il letto. Per questo motivo i migliori letti imbottiti hanno i pannelli di chiusura del contenitore “estraibili”. Questa loro caratteristica consente di fatto una pulizia ottimale della camera perché permettono, una volta estratti, di poter aspirare e lavare il pavimento sotto al letto sollevabile con contenitore senza alcun problema.

Visto che parliamo di “imbottiti” ci sembra indispensabile parlare anche di tessuti e di rivestimenti. Una delle caratteristiche più importanti di un buon letto è infatti quella che gli può fornire la qualità del suo rivestimento. Ne esistono anche di quest’ultimi di tantissimi tipi. Al momento quelli preferiti dai nostri clienti risultano quelli in tessuto elaborato con trattamento idro e oleo repellente che gli rende particolarmente pratici e comodi da usare. Sano procedimenti che applicano su ogni singola fibra del tessuto una speciale sostanza capace di far scivolare via dalla propria superficie ogni tipo di liquido o di sporco. Questa proprietà li rende dunque particolarmente adatti per la realizzazione di letti imbottiti in quanto permettono ad alcune zone del rivestimento particolarmente sollecitate, come la testata e la parte bassa del giroletto di non sporcarsi con troppa celerità.

Un altro fattore insomma che contribuirà ulteriormente alla diffusione ed al successo di questo indispensabile compagno dei nostri sogni: il letto imbottito.