Alzi la mano chi ama lavare i piatti manualmente. Nessuno c’è da credere… eppure tanta gente, forse troppa, ammette ancora di non usare la lavastoviglie perchè, in fondo, “non è così male lavare le stoviglie a mano” (come recentemente rilevato dal sociologo GianPaolo Fabris). Calcolando il tempo che si dedica in media a questa attività, risulta però che, utilizzando la lavastoviglie, il tempo guadagnato sarebbe di 17 giorni all’anno. In pratica quasi 6 ore di lavoro in meno alla settimana se, invece di lavare i piatti a mano, si usasse la lavastoviglie. Non è già questa un ottima ragione per considerare di più questa splendida invenzione?
Vi diamo un grande consiglio: anche se non volete la lavastoviglie in cucina, se vi è possibile, fate predisporre fra i componibil,i dal vostro mobiliere di fiducia, un mobile da 60 cm che sia capace in futuro di contenerla. Ciò vi consentirà di non pentirvi mai di aver fatto una scelta, magari poco meditata o dettata da esigenze nel frattempo cambiate.
Ma parliamo proprio di risparmio, visto che questo concetto, anche a causa della recente crisi economica, è particolarmente in voga in questo
momento. Quanto consuma una lavastoviglie? E’ diffusa l’opinione che questo “mitico” elettrodomestico sia un divoratore di energia elettrica e di acqua. Alcune signore, gli imputano addirittura il difetto di costringere psicologicamente le persone a utilizzarlo anche quando non ce ne sarebbe affatto bisogno, solo per il fatto di possederla! In realtà questo è forse l’elettrodomestico che consente in assoluto il maggior risparmio in casa. Per ogni ciclo da 12 coperti ( i coperti sono l’unità di misura delle lavastoviglie che comprende un piatto, una scodella, un bicchiere ecc.ecc.), le lavastoviglie moderne consumano in media dai 12 ai 15 litri di acqua e dagli 1,2 agli 1,6 Kwh (kilowatt/ora) di energia elettrica. Lavando a mano lo stesso quantitativo di stoviglie si userebbero in media 96 litri di acqua (l’abitudine di lasciare il rubinetto aperto, quando non serve, è sempre sottovalutata) e 1,9 Kwh di energia per riscaldarla. Con la lavastoviglie si risparmiano dunque ben 80 litri di acqua e almeno 0,3 Kwh di energia elettrica ogni qual volta che usiamo questo strepitoso elettrodomestico. Se i 15 milioni di famiglie italiane che lavano ancora i piatti a mano decidessero di convertirsi all’uso della lavastoviglie, il risparmio di acqua sarebbe di 280 miliardi di litri all’anno, più del fabbisogno di una città come Milano nello stesso periodo di tempo.
I programmi “risparmiosi”. Quasi tutte le lavastoviglie possiedono programmi “economici” e programmi “rapidi” che consentono di operare un ulteriore taglio alle bollette. Molte persone infatti, sia per abitudine che per il fatto di non sporcare troppo l’interno dei filtri e del cestello, caricano la lavastoviglie dopo aver passato al lavello i piatti e le pentole. In questo caso esiste la possibilità di lavare le stoviglie con il ciclo economico, che manda l’acqua a 30/40 gradi e, allungando i tempi di asciugatura, fa risparmiare anche in quella fase finale dell’operazione “lavaggio”. Nei cicli rapidi, al contrario, si ottiene un consumo più basso accorciando i tempi di lavaggio e asciugatura rendendoli più efficaci. Anche in questo caso, come in quello dei cicli economici, sarà abbastanza facile distinguere una lavastoviglie “buona” da una meno efficiente. La lavastoviglie buona sarà senz’altro quella che consente di conseguire un risultato accettabile anche utilizzando cicli a basse temperature o caratterizzati da tempi brevi. Quelle che promettono di “saper fare” queste operazioni con efficienza, ma che poi, alla resa dei conti, lasciano le stoviglie un po’ sporche o non le ascuigano perfettamente, sono da considerarsi senza dubbio “non all’altezza della situazione”.
Il prelavaggio. Il nemico più temuto da una lavastoviglie è senza dubbio lo sporco secco. Per questo molti hanno l’abitudine di sciacquare leggermente nel lavello i piatti e le pentole prima di metterli nella macchina. C’è però da considerare che esistono lavastoviglie che possiedono un altro programma che può essere considerato molto “risparmioso”. Attraverso il tasto Prelavaggio infatti è possibile risparmiare, specie quando si è in pochi, caricando la lavastoviglie con i coperti e le pentole del giorno, facendoli prelavare, e aggiungendovi quelli della sera per poi fargli fare il ciclo completo. In questo modo lo sporco evita di seccarsi e consente alla lavastoviglie di lavare più efficacemente con il pieno carico.
Lavora per te anche di notte!! Ormai le lavastoviglie sono davvero molto silenziose. Se proprio non si sopporta nemmeno un lieve ronzio, mentre si sta comodamente in casa, c’è però la possibilità di optare per le lavastoviglie con partenza ritardata. In questo caso, una volta caricati i cestelli, ci si può dimenticare fino al giorno dopo delle stoviglie sporche premendo un solo tasto. Molte macchine infatti (non tutte, ovviamente) sono programmabili e possono essere fatte partire quando è più comodo e conveniente. Di notte infatti la lavastoviglie che lava silenziosamente in cucina può permetterci di usufruire delle varie tariffe agevolate che le compagnie elettriche applicano spesso per le ore notturne. Così si risparmia ulteriormente e evitiamo di sentire ronzii in casa mentre, ad esempio, ci godiamo un po’ di meritato relax.
I voti per l’efficienza. Ad essere sinceri però la lavastoviglie è ormai diventata un valido aiuto all’economia domestica sempre, indipendentemente da quando la si usa. Ogni lavastoviglie infatti porta impressa la ormai consolidata e diffusa “etichetta europea” che assegna ad ogni elettrodomestico ad acqua, la classe di appartenenza per consumi, efficienza di lavaggio e di asciugatura. I voti sono espressi in lettere e vanno dalla classe A (A+ e A++ sono classificazioni successive) fino alla G , che è considerato il livello di efficienza più basso. Quelle con tre A sull’etichetta europea, sono quindi da considerarsi le lavastoviglie migliori. C’è una questione però che interessa l’efficienza dell’asciugatura che non deve essere sottovalutata. Alcune aziende (solitamente le più economiche e quelle poco affidabili e conosciute) fanno raggiungere alle proprie lavastoviglie degli alti valori di efficienza in fase di asciugatura (la terza A) semplicemente abbassando la temperatura dell’aria riscaldata ed allungando a dismisura i tempi di asciugatura. Questa è a tutti gli effetti un metodo poco onesto per falsare i risultati dei test e delle certificazioni. Per questo motivo, quando si controlla l’etichetta di efficienza bisogna ricordarsi sempre di controllare anche i tempi di asciugatura perchè tempi troppo lunghi (superiori ai 20/25 minuti) possono solo voler dire che si sta per acquistare un lavastoviglie che in nome di un nominale “efficenza” ha visto abbassato (a volte di molto) le proprie prestazioni.
Insomma i motivi per risparmiare acquistando una lavastoviglie sono tanti e tutti molto validi. Se poi a questi si aggiungono le nostre eccezionali promozioni che permettono in pratica di avere questo eccellente elettrodomestico in regalo, allora diventa davvero difficile resistere!!!