Quando si sta scegliendo o progettando una cucina, non sempre può essere utile scegliere il forno più grande possibile, o optare comunque ed in ogni caso, come se si trattasse di una sorta di “tradizione” immutabile, per il classico forno da incasso di 60x60x60.

Ormai molte abitudini familiari, sono cambiate e le famiglie formate da due sole persone, come quelle formate da un unica persona che vive da sola, sono molte di più di un tempo.

In molti casi, quindi, può essere più conveniente puntare su un forno che cucini ogni ricetta, scegliendolo però magari di una altezza ridotta ed incassandolo, per esempio, in una colonna, oppure sotto il piano fuochi, dove in basso avanzerebbe poi dello spazio per un vano contenitore.

Quando si parla dei forni cosiddetti “compact” si parla infatti di completi forni elettrici ventilati, aventi le stesse identiche funzioni di quelli più grandi, oppure (e questa è la soluzione più furba) di forni con la cottura a microonde, quella ventilata e con il grill, usabili separatamente oppure abbinate. In questo modo, oltre allo spazio si potrà così risparmiare anche tempo ed energia elettrica.

La differenza fra i forni compatti e i forni normali, non sta dunque tanto nelle funzioni, quanto nelle dimensioni del loro interno e del loro volume esterno. In linea di massima, si può affermare che i forni Normali ad incasso possiedono un volume interno che può variare dai 57 ai 74 lt, a seconda del modello e della marca, mentre quelli compatti, possono variare da un minimo di 22 lt fino ad un massimo di 40 lt.

Da un po’ di tempo a questa parte è possibile utilizzare proprio i forni compatti a volume interno più ridotto per incassarli all’interno dei mobili pensili. Questo tipo di soluzione che è tutt’altro che una novità perché veniva utilizzata negli Stati Uniti già nell’immediato dopoguerra, è particolarmente indicata nel caso ci si trovi in situazioni in cui le dimensioni particolarmente ridotte degli spazi disponibili non consentano un posizionamento differente all’interno della cucina. Un altro utilizzo, senz’altro più comune, di questa tipologia di forno è quello di incassare il forno a microonde all’interno del pensile, abbinandolo però ad un normale forno ad incasso posizionato in maniera tradizionale “a colonna” oppure più semplicemente sotto al piano cottura.

Quando ci si trova a dover fare questo tipo di scelta è particolarmente utile fare molta attenzione alle dimensione dell’elettrodomestico che si ha intenzione di incassare all’interno del pensile perché non molto sanno che i pensili da cucina, avendo una profondità molto ridotta rispetto a quella di cui sono dotati i mobili sottostanti, consentono di poter incassare al loro interno solo elettrodomestici che abbiano una profondità massima di 31 cm e i forni in commercio dotati di profondità così minute, sono abbastanza rari da trovare, specie nei supermercati o negli altri negozi della grande Distribuzione.

Per quanto riguarda l’altezza e la larghezza invece, non ci sono grossi problemi. I forni da incasso anche nel caso siano inseriti nei pensili devono avere una larghezza inferiore ai 60 cm, mentre possono avere una altezza che può variare dai 28 ai 45 cm.

Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione quando si opta per questo tipo di “incasso”, è il fatto che il microonde, quando viene aperto, specie dopo alcune tipologie di cottura, può produrre una grande quantità di vapore, tale da essere capace creare in alcuni casi addirittura qualche danno alla mobilia sovrastante.

Un altro caso specifico in cui può essere ritenuto conveniente scegliere un forno di dimensioni ridotte é quello, abbastanza comune in cui ci si trova in carenza di spazio in larghezza.

In questa situazione è davvero molto opportuno sapere che esistono dei forni, anche questi dotati di funzioni del tutto simili a quelli normali da incasso, che sono però possibili da inserire in soli 45 cm, anziché nei canonici 60.

In caso si debba però affrontare questa tipologia di incasso è bene sapere che le marche produttrici di questo tipo di elettrodomestico sono pochissime, e fra quest’ultime spicca l’italiana “Nardi” che è stata fra le prime in Europa ad aver prodotto elettrodomestici dalle dimensioni particolarmente compatte.

Ciò che alla fine è importante è comunque essere consapevoli che ormai la tecnologia consente, anche utilizzando volumi piccolissimi, di costruire degli elettrodomestici che sono dei veri e propri concentrati di funzioni utilissime.