Se potessimo stilare una classifica di quelli che sono i sogni più frequenti delle donne, in quanto ad arredamento, probabilmente quello di possedere una stanza guardaroba, o una cabina armadio, sarebbe senz’altro fra le prime posizioni.
Del resto chi non vorrebbe disporre in casa di un luogo ampio, pulito e meravigliosamente ordinato ove poter ammirare tutti in una volta i propri abiti o i propri accessori?
Qualcuno pensa che questo desiderio sia stato in qualche modo “importato” in Italia tramite i Telefilm americani che vengono trasmessi in TV fin dagli inizi degli anni sessanta.

In Italia il “guardaroba” era stato infatti universalmente inteso fino a pochi anni fa unicamente come “l’armadio” cioè il mobile ad ante che, posto nelle camere o negli anditi, è servito per riporvi gli abiti appesi o piegati, da tempo ormai immemorabile.
In realtà se si visitano le ville, le Reggie e le più famose case “Patrizie” campane, lombarde, fiorentine e piemontesi (per non parlare delle grandi dimore romane) dall’epoca rinascimentale in poi, ci si accorge che gli inventori delle “stanze guardaroba” non sono stati certo gli americani! Il fatto è che in Italia chi si poteva permettere, e soprattutto aveva necessità, di adibire un intera stanza alla sistemazione dei propri abiti, erano veramente in pochi. Come erano pochi quelli che avevano bisogno di cambiarsi d’abito (da qui il nome di “spogliatoio”) in locali addetti dove non potevano essere visti da nessuno. Tutti gli altri, non avevano spesso quasi nulla da riporre e quando non era sufficiente addirittura una sola cassapanca a contenere gli abiti di una intera famiglia, si ricorreva (solo in quel caso) all’allestimento di armadi, relativamente piccoli, a seconda del ceto sociale a cui si apparteneva. Questa abitudine ad usare il comune “armadio” è diventata una tradizione di arredo che specialmente in Italia si è perpetrata fino al giorno d’oggi ed ha contribuito senz’altro in parte al successo dell’industria italiana del mobile.

Non si può dunque certo dire che la “stanza guardaroba” sia un invenzione che è stata importata dall’America come tante altre “mode” che hanno interessato il nostro paese!
Ai telefilm americani si può tutt’al più dare il merito di aver fatto in qualche modo “riscoprire” agli italiani che vi era la possibilità di riporre i propri vestiti, non solo all’interno di appositi mobili, ma anche in stanze o locali dedicati, più o meno grandi, allestiti per questo.

In grandi linee si può dire che esistono due tipi di questi “spazi speciali”: le cosiddette Stanze Guardaroba e le Cabine Armadio.
Anche se l’uso comune consente spesso di utilizzare questi due termini come sinonimi (e questo è ormai divenuto assolutamente lecito, perché anche gli architetti e le case produttrici di arredo usano i due termini in modo simile), esse sono in realtà due cose abbastanza diverse.

Le stanze guardaroba

Parliamo quindi per prima cosa delle stanze guardaroba. Con questo termine si usa di solito chiamare quei locali che, separati fisicamente da delle vere pareti dal resto della casa, vengono allestiti con degli arredi specifici con l’obbiettivo di riporvi i propri abiti, nonché i relativi accessori.
Le stanze guardaroba si dividono principalmente in due gruppi, le stanze guardaroba interne alle camere da letto e quelle esterne, cioè quelle alle quali si accede tramite il corridoio o altri ambienti della casa. Fanno parte di quest’ultimo gruppo anche quelle che pur avendo accesso dalla camera da letto a cui sono abbinate, sfruttano uno spazio diverso da quello originariamente destinato alla camera stessa. Dal punto di vista architettonico infatti, le stanze guardaroba, si presentano in maniera abbastanza diversa, se sono state “progettate” al momento della costruzione della casa stessa, o se al contrario sono frutto di una successiva ristrutturazione. La differenza più sostanziale fra le case americane e quelle italiane è in pratica proprio questa. Le case americane, nascono quasi sempre con le camere da letto abbinate ad alcuni “stanzini”, più o meno grandi a seconda delle dimensioni dell’ambiente, che sono destinati a divenire delle stanze guardaroba, mentre le case italiane, almeno fino a poco tempo fa, erano quasi sempre progettate senza questi locali appositi, e per questo necessitano di adeguate ristrutturazione se vi si vuole creare gli spazi necessari ad allestirvi delle vere e proprie stanze guardaroba. Questa situazione è venuta a creare nel tempo addirittura una certa rivalità fra i sostenitori dell’armadio (in senso tradizionale) e quelli che amano la stanza guardaroba.
In termini concettuali la questione verte su quanto sia più comodo e opportuno possedere una stanza guardaroba, piuttosto che un tradizionale armadio, e viceversa, ed è per questo che la diatriba è tuttora abbastanza dibattuta.
Gli estimatori delle stanze guardaroba ne apprezzano la innegabile bellezza, la sobria eleganza, l’ampiezza degli spazi interni disponibili, la possibilità di ammirare con maggior libertà tutti i propri abiti insieme e la comodità di averli, tutti o quasi tutti, subito a portata di mano senza dover aprire ante o cassetti. Quelli che preferiscono gli armadi invece, giudicano quasi sempre la stanza guardaroba bella, ma poco “pratica”, e non dimenticano mai di far notare come gli abiti, in un armadio vero e proprio, siano più protetti dalla polvere e dalle insidie della luce e del tempo.

In realtà queste posizioni opposte sono entrambe abbastanza condivisibili e dovendo decidere fra l’una o l’altra soluzione d’arredo è bene considerare tutti gli elementi che concorrono in questa scelta.
Innanzitutto è bene precisare subito una cosa: una stanza guardaroba necessità di misure abbastanza più ampie di quelle solitamente necessarie per posizionare un semplice armadio e questo è uno dei fattori da tenere nella maggiore considerazione. In merito a questo c’è da dire che siccome le case nuove, complice anche la crisi, in Italia sono sempre meno e sono sempre più piccole, risulta ormai abbastanza difficile trovare delle abitazioni in cui sia opportunamente inseribile un locale apposito adibito a guardaroba. Molto più frequente è invece il caso in cui si può avere a che fare con una ristrutturazione o un cambio di arredo, a causa del quale diventa opportuno pensare anche all’inserimento di una stanza allestita in maniera specifica.
Le misure minime necessarie a progettare una stanza guardaroba sono abbastanza semplici da calcolare: in linea di massima si può dire che per un utilizzo comodo e congruo di una stanza di questo tipo è necessario che essa sia profonda almeno 130/140 cm ed abbia una larghezza pari a circa un metro e mezzo, per ogni persona che deve riporvi i propri abiti. Tanto per capirsi in una camera matrimoniale, per poter avere una stanza guardaroba adeguata occorrerebbe che questa specifica stanzetta fosse larga almeno tre metri e profonda circa la metà. In questo modo si avrebbe a disposizione degli spazi sufficienti in cui non sarebbe difficile muoversi per prendere e riporre i vestiti, ma anche fare il cosiddetto “cambio di stagione”. Uno degli errori più frequenti che ci capita di vedere da parte dei “neofiti” dell’arredamento, è quello di considerare le stanza guardaroba alla stregua dei normali armadi. Gli ingombri relativi alle due situazioni sono invece molto diversi! In un caso si tratta infatti di alloggiare in una camera da letto un mobile che ha quasi sempre una profondità di soli circa 60 cm, nell’altro invece si tratta di inserire in casa un volume separato fisicamente dalla stanza in cui si dorme, sempre dotata anche di una apertura di passaggio, che ha un ingombro maggiore di più del doppio rispetto ad un normale armadio.

In Italia dimensioni minime consentite per le camere da letto sono 9 mq per le stanze singole e 14 mq per le doppie e le matrimoniali. È principalmente seguendo tali indicazioni dimensionali che si sono costruite tutte le nuove abitazioni a partire dalla seconda metà degli anni settanta e si può dunque capire abbastanza facilmente che togliere ad una stanza di soli 14 o 16 mq il volume necessario a crearvi dentro una stanzetta dedicata agli abiti, è un impresa non solo molto difficile, ma anche addirittura rischiosa. Il pericolo è infatti quello di ridurre gli spazi “vitali” necessari ad abitare con tranquillità la zona della casa destinata al riposo, per assegnare parte di tali spazi a locali che vengono frequentati proporzionalmente abbastanza poco, almeno in termini di tempo.
Molto meglio dunque quando si ha a che fare con delle nuove costruzioni o con delle ristrutturazioni importanti in cui sia quindi possibile “progettare” ex novo degli specifici ambienti. Ciò consente davvero di liberare i propri desideri e creare delle vere e proprie “stanze da sogno”! Per quanto riguarda gli arredi non ci sono problemi: ve ne sono di tantissimi tipi, dai più economici fino ai più sofisticati e preziosi. Nei nostri negozi troverete, ad esempio, moltissime tipologie di “chiusure” per stanze guardaroba, come le nostre famose porte scorrevoli a vetro o quelle normalissime a battente, le quali hanno dei costi davvero molto diversi fra loro, e possiedono però delle qualità estetiche altrettanto differenti. Le porte scorrevoli a vetro sono in effetti diventate quasi un elegantissimo “must” a proposito di questo tipo di ambienti e noi ne produciamo di cristallo e alluminio, con tantissimi colori e finiture, ma ne abbiamo di completamente in vetro, laccato, trasparente, opaco o a specchio e ne abbiamo perfino di interamente realizzate in legno, da abbinarsi con il resto dell’arredo.

E poi realizziamo anche per “l’interno” dei guardaroba, moltissime tipologie di mobilia diverse, con scaffalature guardaroba aperte, cioè senza ante, che hanno dei prezzi a partire addirittura da 250 euro al metro lineare. Ma ve ne sono però tantissimi altri modelli, come quelli completamente in alluminio, composti da pali e traverse, o come quelli tutti in legno, che possono essere addirittura predisposti per un futuro montaggio di ante… Fino ad arrivare a quelli costruiti tramite delle vere e proprie boiserie in legno, a cui possono essere applicati attraverso, magari delle comode cremagliere, tutti gli accessori che uno può desiderare. Sì perché è questo il bello delle stanze guardaroba! Possono contenere appendiabiti, porta pantaloni, porta biancheria, cassetti, cestoni, porta cravatte, porta scarpe, e chi più ne ha più ne metta. Come si fa ad avere tutto questo? .. Basta saper progettare al meglio ogni singolo centimetro. E noi sappiamo davvero ben ideare appositamente per voi, questo piccolo locale così bello e desiderato della vostra casa. Questi arredi sono da noi altamente personalizzabili perché la riuscita di questi ambienti dipende dallo spazio disponibile che ognuno ha e dal budget che si vuol destinare a questo ambiente speciale.

La cabina armadio

E quando non si ha molto ne dell’uno né dell’altro? Bisogna davvero rinunciare a tutta questa bellezza ? Non è affatto detto! Ed è infatti a tale proposito che è giunto il momento giusto per parlare delle cosiddette “cabine armadio”.
Esse non sono delle vere e proprie stanze guardaroba quanto una specie di “via di mezzo” fra quest’ultima e i tradizionali armadi. Si tratta in pratica di armadi di dimensioni opportunamente maggiorate, in modo da creare al proprio interno la profondità necessaria ad essere usati come delle piccole stanze guardaroba dentro agli armadi stessi. Esse non sono dunque delle vere e proprie “stanze guardaroba”, ma ne mantengono moltissime caratteristiche. Volendo molto generalizzare potremmo dire che in pratica la differenza fra cabina armadio e stanza guardaroba sta nel fatto che quest’ultime, sono delle stanze a tutti gli effetti mentre le prime, come suggerisce la definizione stessa, sono semplicemente dei mobili. E che mobili! Questi manufatti sono a volte dei capolavori di ingegneria ed ebanisteria! Stiamo parlando di “armadi”, realizzati nelle più svariate fattezze e nei più svariati materiali, i quali, venendo proporzionati con dimensioni tali da contenere al loro interno almeno una persona, consentono di utilizzare come “spogliatoio” diversi modelli di armadio. Ve ne sono ad angolo e dritti, ad anta scorrevole ed a battente, da camera matrimoniale e da cameretta, con attrezzature interne apposite, oppure con le stesse di un qualsiasi altro armadio… Insomma una miriade di varianti e di possibilità che mettono spesso a dura prova sia i clienti che noi progettisti.

Sì perché con le cabine armadio a volte le problematiche si moltiplicano invece che diminuire! Tutti sanno che “l’appetito vien mangiando” e quando si sta per acquistare una camera da letto diventa molto frequente anche il desiderio di inserirvi una cabina armadio pure dove, in realtà, lo spazio non lo consente. In casi come questi vi è però il vantaggio offerto dalla grandissima possibilità di scelta esistente sul mercato, la quale permette davvero di inserire una cabina armadio praticamente ovunque.

Una delle soluzioni più comuni, è ad esempio quella di abbinare una cabina armadio ad un armadio vero e proprio. In questo caso, la cabina diventa in pratica una sorta di “prolungamento” dell’armadio stesso nel quale, grazie ad una diversa profondità dei moduli è possibile entrarvi dentro. In questi casi è possibile optare sia per versioni angolari che semplicemente rettangolari, ma è bene precisare che lo sfruttamento degli eventuali angoli presenti nella parete dove sarebbe alloggiato l’armadio è una delle soluzioni più apprezzate e realizzate. In termini prettamente arredativi si sta parlando di qualcosa di non molto diverso di un tradizionale armadio: le finiture e i modelli sono più o meno gli stessi, quello che cambia, a volte anche notevolmente sono, come abbiamo detto, soprattutto le dimensioni e le proporzioni. A livello progettuale dunque sono questi gli aspetti da considerare, facendo attenzione agli spazi restanti, agli accessi necessari per permettere le varie aperture e non per ultimo, anche all’effetto che un mobile di dimensioni così generose può avere nella stanza in questione. Sono da sconsigliare quegli inserimenti che prevedono cabine armadio in stanze troppo piccole perchè creano imbarazzo e disagio in chi le abita.

Anche i colori, sono in questo senso da considerare con la massima attenzione, perchè è importante in ogni caso che l’ambiente non risulti in nessun modo “soffocato” da mobili grandi e troppo scuri. In linea di massima si può senz’altro dunque dire che quando sia ha intenzione di mettere nelle proprie camere da letto delle cabine armadio, esse dovranno essere caratterizzate da colori piuttosto chiari, almeno in quelle stanze che non possiedono dimensioni davvero esagerate. Vediamo ad esempio un po’ più nel particolare una delle cabine armadio più comuni in assoluto, quella che prevede l’utilizzo dell’angolo posto nel mezzo a due pareti dove insistono due parti ricoperte da armadi. In questo caso le dimensioni minime sfruttabili sono quelle di un trapezio di circa un metro per lato. Ciò permette in pratica di avere una cabina abbastanza capiente che misura 100 x 100 ed ha per lati i due fianchi di profondità 60 cm derivati dalla dimensione degli armadi che vi alloggiano accanto. Per chi invece vuole un vero e proprio spogliatoio, è necessario che i due lati siano almeno di 120 cm ciascuno, e così via, fino ad arrivare anche a cabine di 250 cm per 250 cm. In questi casi però si tratta di situazioni piuttosto particolari che difficilmente sono realizzabili in camere da letto di normali dimensioni, mentre sono un po’ più “possibili” in quelle stanze in cui non vi sono presenti altri mobili ingombranti come il letto.

Per concludere ci piace precisare che essendo noi, nei nostri negozi di Dicomano (nel Mugello) e Firenze, molto specializzati e preparati in questo genere di arredo, siamo in grado di consigliare chiunque ce ne faccia richiesta sulla migliore soluzione possibile per stanze di ogni tipologia e dimensione. Sarà sempre nostra cura progettare ed ideare ambienti curati e personalizzati al massimo in modo da rendere i sogni di ognuno delle belle e solide realtà.