Quando si ha da acquistare un armadio nasce spesso dubbio circa la tipologia di ante migliore da scegliere, fra ante scorrevoli ed ante a battente.

In questo articolo proveremo a dissipare questo dubbio, dando delle spiegazioni approfondite riguardanti gli armadi ad anta scorrevole e le sue caratteristiche principali.

E’ soprattutto un fatto estetico?

Intervistando i nostri numerosi clienti ormai possiamo dire con certezza che la scelta delle ante scorrevoli è motivata per lo più da ragioni di natura estetica. Il perché è abbastanza facile da capire se si confronta una armadio battente ed uno scorrevole, entrambi nella misura classica di larghezza 3 metri. Il primo è solitamente suddiviso in 6 o 5 ante che ne rendono la figura un po’ più evidente a causa della numerose linee verticali presenti sul frontale, mentre il secondo è suddiviso solitamente in 2 o 3 ante. Questo è un fattore di cui guadagna quasi sempre l’immagine, perché tale tipo di anta rende l’armadio più leggero e integrato nell’ambiente. Ideale è quindi l’armadio scorrevole se non si vuole appesantire la camera da letto con una presenza imponente ed evidente. Spesso, poi, le ante scorrevoli sono rivestibili in vetro, metacrilato e specchio, materiali che potenziano la leggerezza del mobile, rendendolo anche più elegante.

Le tipologie di ante scorrevoli

Le chiusure scorrevoli si dividono in tre categorie: a sovrapposizione, complanare ed in luce.

Nella prima, di gran lunga la più comune, le ante, una volta chiuse, restano sovrapposte di qualche centimetro (dai 4 ai 7 cm) per poter permettere alle ante di passare le une sulle altre una volta che si trovano in fase di apertura o chiusura. Le ante di questa tipologia sono ancorate alla struttura dell’armadio attraverso dei meccanismi che, agganciando la scocca del mobile all’esterno dello stesso (precisamente sopra e sotto) consentono un utilizzo completo della profondità dell’armadio. Questa varietà di ante scorrevoli è entrata in produzione alla fine degli anni ’70 e deve il suo enorme successo alla sua robustezza ed alla affidabilità che negli anni, i suoi meccanismi hanno saputo assicurare. Gli svantaggi di questa versione infatti sono ben pochi e possono essere limitati al loro costo, senz’altro maggiore rispetto a quello delle ante a battente, alla presenza di meccanismi, che mediamente hanno una durata di circa 20/25 anni e, non ultimo al fatto che le ante chiuse, essendo appunto “sovrapposte”, creano al frontale una asimmetria prospettica causata dallo “scalino” che si crea fra le ante quando queste sono chiuse.

Nel complanare, invece, le ante rimangono allineate, quando l’armadio è chiuso! Il fronte risulta così lineare e pulito, senza sporgenze. Un vero miracolo estetico dovuto alla tecnologia degli ultimi due decenni che ha consentito l’invenzione di complicati meccanismi altamente ingegnerizzati. Con questo tipo di armadio, al momento dell’apertura, basta tirare l’anta leggermente verso l’esterno e farla scorrere, per poi farla rientrare e accompagnarla di nuovo sul binario, quando si desidera chiuderla. In questo caso gli armadi possibili da produrre sono però soltanto i più grandi, quelli con ante di almeno 150 cm ciascuna di larghezza. Ciò è dovuto alla natura stessa del meccanismo che comporta un maggiore spazio e quindi “sforzo” di apertura e che dunque obbliga ad evitare tali congegni in quelli armadi che si prevede debbano essere aperti molto spesso, o usati da persone minute. Oltretutto il costo degli armadi scorrevoli complanari è notoriamente molto maggiore rispetto a qualsiasi altra tipologia di armadio possa esservi in commercio, a causa dei preziosi meccanismi (dalla precisione estrema) di cui sono dotate le ante. Per tutti questi motivi la scelta di questa tipologia di armadio deve essere ben ponderata e motivata.

Per ultimo descriveremo la tipologia di armadio ad ante scorrevoli “in Luce” che è senza’altro il più antico fra quelli qui esposti. Si tratta in pratica di ante che anziché essere poste all’esterno della struttura, vengono montate all’interno della stessa attraverso dei binari che sfruttano quindi l’interno del mobile per occuparvi una certa superficie da utilizzare come “piano di scorrimento”. Le ante degli armadi scorrevoli in luce sono dunque notate di alcune “rotelline” le quali una volta applicate corrono all’interno di piccoli canali costruiti sui fondi, in basso ed in alto dell’armadio stesso. Questi binari, possono essere però costituiti da delle piccolissime sporgenze in metallo, poste lungo tutta la larghezza dell’armadio che servono da “guida” per delle ruote speciali che essendo dotate di un incavo lungo la circonferenza impediscono all’anta di uscire, dal suo alloggio.

Questa tipologia di anta ultimamente è stata abbastanza soppiantata dalle altre due varianti, perché limita la profondità effettivamente sfruttabile all’interno del mobile. E’ questo il motivo per cui attualmente essa è utilizzata quasi esclusivamente nella realizzazione di armadi piuttosto “leggeri” come quelli ad esempio delle camerette da ragazzi. Proprio perché il limitato spessore delle loro ante (2/3 cm) consente a quest’ultime di occupare pochissimo spazio all’interno dell’armadio stesso, risolvendo il problema a priori.

I vantaggi di questa tipologia di scorrevole però non sono pochi: hanno un costo notevolmente più basso degli altri, non possiedono complicati meccanismi e per questo si può dire abbiano una durata praticamente infinita, specie se utilizzati con la cura e l’attenzione necessari quando si usano mobili caratterizzati da spessori più sottili del normale. Per ultimo una considerazione importante: come è visibile in questa foto questo è l’unico tipo di armadio scorrevole che è possibile inserire “in nicchia”, cioè che è possibile richiudere in comparizioni ” a muro” in modo da poterlo fornire lateralmente di listre di chiusura a muro, tali da integrarlo perfettamente nella parete.

Quando è necessario un armadio scorrevole?

In ogni caso è opportuno ricordare che le profondità di tutti gli armadi scorrevoli, sono comunque abbastanza maggiori rispetto a quelle possibili con le ante a battente. Questo è da considerarsi un fattore su cui riflettere, perché, a parte il motivo estetico infatti, sono ben pochi altri le situazioni spazio/funzionali che rendono necessarie questo tipo di aperture.

La più comune è senza’altro quella che obbliga ad avere volumi ingombranti, posti proprio in vicinanza con il fronte del mobile. E’ il caso, abbastanza frequente, in cui ci si trova quando si deve per forza posizionare il comodino di fronte all’armadio. In questa situazione, a meno che non si voglia appunto fare a meno una grande parte di armadio corrispondente alla larghezza del comodino, l’unica possibilità è dotare l’armadio di un anta che, scorrendo, eviti di occupare lo spazio che prenderebbe lo stesso sportello aprendosi qualora fosse a “battente”. Un altro caso abbastanza comune è quando ci si trova a dover combattere con il poco spazio rimanente in profondità fra letto ed armadio. Anche in questo caso le ante scorrevoli risultano molto utili perchè permettono alla persona che intende aprirle di restare sempre in piedi di fronte all’armadio stesso e di effettuare tutte le operazioni necessarie al suo interno, senza dover improvvisare le complicate manovre che sarebbero invece necessarie qualora si trattasse di un armadio normale a battente.

Da verificare prima dell’acquisto….

In tutti i casi è importante essere certi che lo scorrimento sia facile e silenzioso. Da alcuni anni a questa parte gli armadi “di qualità” sono dotabili, su richiesta, addirittura di ammortizzatori di chiusura e di apertura che rendono silenzioso e “soft” il loro uso. Una vera sciccheria che costa dai 50 ai 100 euro ad anta.

In caso di ante montate all’esterno della struttura (i primi due tipi descritti), le ante devono essere necessariamente dotate di un profilo metallico di copertura che copra il carrello che corre sopra il binario alla base del mobile. Esso serve a preservare il meccanismo dalla polvere. In questo tipo di armadio infatti la polvere può essere un problema. Per impedire, ad esempio, a laniccio e tarme di infiltrarsi all’interno delle ante chiuse, sono importantissime le guarnizioni. Fissate all’anta sotto forma di spazzolino lineare, alla chiusura esse sigillano la fessura nel punto d’incontro con l’altra anta, e con la struttura stessa, che avrà a sua volta un profilo che batte contro lo spazzolino. Analoga guarnizione, in alcuni armadi (quelli in assoluto più costosi) corre anche in senso orizzontale sulla base, per bloccare l’ingresso della polvere anche dal basso.

Dopo l’acquisto…

La perfetta scorrevolezza ed il duraturo funzionamento sono assicurati solo se la base è lineare, perfettamente in piano ed “a livella” e si mantiene indeformabile nel tempo. Per questo motivo la qualità del montaggio è davvero un fattore imprescindibile quando si acquista un armadio scorrevole! Solo un ottimo montatore infatti sa effettuare quelle tante micro-regolazioni che sono assolutamente necessarie quando si monta uno scorrevole. L’approssimazione in qeusti casi è deleteria e può comportare danni anche in termini di sicurezza. Nessuno infatti desidererebbe mai vedersi cadere addosso una anta grande come quelle degli armadi scorrevoli!

Meditate gente meditate…..