Il colore è il primo elemento che definisce un’atmosfera e uno stile: rilassante, stimolante, caldo, gioioso, esotico, tradizionale, freddo, classico o di tendenza. Qualsiasi linguaggio si voglia impartire alla propria camera da letto, il colore ne è dunque una parte imprescindibile. E non stiamo parlando solo di pareti o di arredo … Una camera sembrerà più grande o più piccola a seconda che siano usati colori chiari o scuri, più bella o più brutta in virtù dei loro abbinamenti, e soprattutto, più allegra o più riposante a seconda di dove e come i differenti toni verranno utilizzati.

Prima di passare alla dimensione “estetica” del colore, è dunque utile ricordare alcuni punti fermi.

Colori e sensazioni

Partiamo dai concetti base … quelli che conoscono un po’ tutti insomma.

Il nero fa sembrare più piccolo un ambiente perché assorbe la luce. Il bianco al contrario amplifica lo spazio, perché la diffonde. A parità di metratura quindi, una superficie nera sembra di solito almeno un quinto più piccola rispetto alla stessa colorata di bianco. Un colore chiaro accanto a uno scuro lo fa sembrare più scuro di quello che in realtà è. La stessa cosa, accade con i toni di colore: se accostate un celeste ad un verde percepirete in esso un certo tono, se invece lo accostate al rosso, come per magia lo stesso celeste muterà di tonalità … almeno per i vostri occhi.

Dal punto di vista architettonico, un colore chiaro ed uniforme fa sembrare più spazioso un locale, mentre l’accostamento di colori contrastanti lo fa apparire più piccolo. I colori caldi creano l’illusione di avvicinare le pareti e quindi fanno sembrare più accogliente, ma anche piccola una stanza, come più corto un corridoio, come più basso un soffitto. Per contro, tonalità fredde e lucenti rendono l’ambiente molto meno confortevole, però dilatano lo spazio e lo fanno sembrare più luminoso.

Un soffitto dipinto con un colore più chiaro rispetto a quello scelto per le pareti sembrerà più alto e, viceversa, più basso se si utilizza una tonalità anche lievemente più scura. Una fascia di colore più scuro nella parte bassa dei muri (in gergo si chiama zoccolatura) ne diminuisce l’altezza. Così come avviene in alto quando un cambio di colore definito da un rigo o da una cornice (in gergo marcapiano), riesce ad uniformare soffitti di altezze anche molto diverse e a far sembrare quindi le stanze tutte egualmente più basse.

camera con letto imbottito e tappeto azzurro
Un sapiente utilizzo del colore -declinato in tonalità evanescenti o vivide -conferisce un’impronta qualificante a un ambiente offrendo infinite possibilità di caratterizzazione. Anche a costi contenuti, una stanza può divenire unica e subire repentine trasformazioni: basta una nuova tinteggiatura. Una camera può essere dunque riscattata dalla noia ricorrendo a pareti grondanti colore, come nel caso delle nostre belle carte da parati, o coraggiosamente reinventata da interventi pittorici particolari.

La scelta del colore

“La luce cambia a suo piacimento, l’intensità di ogni colore … Ci resta quindi da parlare solo del colore … Come linguaggio dell’occhio che ascolta, del suo valore suggestivo che stimola l’immaginazione, arricchendo il nostro sogno e aprendo nuovi orizzonti verso l’infinito… “ questo è ciò che diceva Paul Gauguin più di un secolo fa.

Prima di scegliere il colore di una camera da letto, occorre dunque analizzare tutti i fattori che concorrono a definirla: stile dell’arredo, illuminazione, ubicazione della casa e influenze climatiche.

L’effetto cromatico -la sensazione di vastità, nostalgia o tenerezza- è assolutamente influenzato dalle caratteristiche dell’illuminazione e, nel caso di luce naturale mutevole e sovrana, assume importanza anche l’orientamento della camera. Partendo da questo concetto è bene sapere ad esempio che in una stanza esposta a nord la luce è molto fredda e tende a sbiadire le armonie; in una esposta a est, la luce indurisce le sfumature. A sud le tinte appaiono molto più intense, mentre a ovest la luce del tramonto riscalda e ammorbidisce i colori. Queste influenze, se sfruttate con cognizione di causa, possono esaltare gli effetti cromatici o stemperarli. Fatevi guidare quindi dalla vostra ispirazione, perché i colori manifestano un indissolubile legame con la sensibilità, e affidatevi alla memoria evocativa di ambienti e situazioni che vi hanno colpito. Goethe indicava quattro colori essenziali. L’azzurro è il colore dell’immaginazione, del sogno, dell’orizzonte. Il giallo evoca attività, energia. Il verde è il colore della vicinanza e della lontananza al tempo stesso. Una combinazione di giallo e azzurro accende il desiderio e al tempo stesso favorisce il riposo. Ma il colore in cui i sensi trovano congiunti l’esaltazione della vita è senz’altro il rosso. I toni caldi dell’arancio e del rosso sono perciò capaci di dare un forte carattere all’ambiente e possono essere accostati in maniera efficace ai beige e in generale ai colori neutri. Ad ogni modo, scelta la tonalità di base che più vi si confà, a quella dovrete attenervi per creare accordi non stonati e ottimizzare i risultati. Può essere utile e pratico, quindi, ricorrere alle campionature dei colori che vorreste impiegare e provare gli accostamenti di stoffe, essenze e tipi di pietra.

Ogni nostro ragionamento fatto a proposito di colore perderebbe però buona parte del suo significato se lo si prescindesse dal concetto di “tendenza” o di Moda, che dir si voglia. Si perché nell’arredo, così come nell’architettura o nella moda gioca un ruolo assolutamente fondamentale, quando si parla di colore, ciò che avviene al di fuori della stanza che si sta progettando. E questo è un assioma che non può mai essere dimenticato.

E’ impossibile progettare una bella camera scegliendo per essa colori “fuori moda”, o troppo diversi da quelli in voga in quel momento. Sì è vero, si può giocare con gli abbinamenti, si può osare in qualche punto, magari azzardando tocchi di colori particolarmente arditi, ma se non si tenesse presente sempre, proprio in ogni momento, quelli che sono i colori di tendenza, quelli che piacciono in generale, saremo sempre a rischio di errore. Non è una questione di “conformità” alla moda o di poca originalità, è una questione prettamente sociale che influisce pesantemente sulle scelte di ognuno. E’ la differenza fra ciò che viene considerato bello e ciò che può essere considerato brutto. Ed anche il fattore “tempo” va tenuto costantemente in considerazione quando si parla di colore. Gli arredi di una camera da letto, così come la tinteggiatura delle sue pareti hanno una durata media di circa 10 anni. Che succederebbe se a qualcuno venisse in mente di utilizzare, per i mobili o i muri colori magari di moda in quel momento, ma usati in misura esagerata? Certamente vi sarebbe presto un tardivo pentimento.

Chi ha a che fare con la scelta dei colori in una camera da letto, deve considerare questi problemi nelle loro peggiori eventuali conseguenze ed agire in modo da ottenere un risultato duraturo, che non vada a cozzare con le tendenza in atto, che sia attualmente considerato bello, ma che possa essere considerato piacevole anche in futuro. Insomma si tratta di trovare un equilibrio per ottenere il quale è importante conoscere le tendenze, utilizzare qualche buon trucco da mettere in pratica per non rimanerne in breve schiavi e soprattutto conoscere a menadito tutti singoli colori più importanti e le caratteristiche che essi possiedono …

Vediamoli quindi insieme:

Bianco

È il colore tradizionalmente abbinato alle pareti della camera da letto. Per ragioni igieniche infatti il “bianco di calce” veniva dato un tempo sulle pareti in muratura in modo che esse fossero in qualche modo “disinfettate” e che la loro salubrità si mantenesse garantita nel tempo. Il bianco è il colore della neve, della purezza, della luce; riflette tutte le onde luminose. Trasparente, evanescente, fresco, pieno di energia, è anche molto glamour e spesso simbolo di lusso e di classe inossidabile. Esaltato dall’assenza di contrasti, svela il fascino del candore e della semplicità. Capace di oscillare tra rigore mentale e romanticismo, vuoti e raffinatezze, può risultare freddo, asettico, ma anche magico, visionario, surreale. Tant’è vero che esso viene utilizzato da tempo anche per gli arredi, che con questo colore mantengono un carattere sobrio e minimalista, ma sempre molto elegante.

Appena percettibili, le sue innumerevoli sfumature azzurrognole, rosate, ambrate, vengono dettate o rafforzate dalla scelta dei materiali: la lana e il legno sono caldi; il lino, la seta e il marmo, freddi. Il bianco valorizza al massimo i tessuti soffici, vaporosi e le trasparenze, ma una buona resa si ottiene anche con pellami, velluti, cotoni spessi.

Lo sfondo bianco e gli arredi scuri aggiunti, determinano uno stile deciso; così anche un tessuto semplice, ma coerente con le tinte prescelte, contribuisce a definire un gusto che combina e accosta.

Quando si utilizza il bianco in camera occorre giocare con le varianti e i contrasti. Abbinato con rosso, grigio, blu, viola e sabbia, il bianco dà ottimi risultati, ma ultimamente anche il contrasto con i colori caldi come il canapa, il beige e lo juta, risulta essere molto apprezzato.

Nero

E’ la somma di tutti i colori. Il nero, tradizionalmente associato al mistero, al pensiero profondo, alla forza mentale e di carattere, rappresenta in alcune culture il segno del lutto, in altre il simbolo della potenziale rinascita. Di rado il nero è protagonista nelle camere da letto ma, impiegato con creatività, ha una straordinaria valenza estetica. Il pavimento, una parete rivestita in carta da parati, un soffitto, se colorati di nero creano ribalte incredibilmente fascinose per giocare con la luce, le ombre, la scansione dei volumi, i profili delle sagome. Spesso basta solo un tocco a fare la differenza: una poltrona in velluto, una tenda in seta, un quadro astratto, la cornice di una serie di fotografie, una coppia di vasi … Più di frequente lo si incontra in abbinamento al bianco o al beige: un matrimonio consolidato nel tempo che si offre a molte divagazioni, soprattutto se alle tinte unite si preferiscono disegni vagamente floreali o stampe geometriche.

Colori neutri

La camera da letto è il luogo della tranquillità, della dolcezza. I toni caldi -come il crema, il canapa, il beige grigio, il miele e il beige rosato- sono spesso utilizzati nella decorazione, perché trasmettono sicurezza e calore. In un ambiente così cadenzato ci si sente a proprio agio e non è da sottovalutare la praticità di un colore facile da conservare.

camera da letto con gruppo a specchio
Opaco o lucido, il tono neutro ben si intona con i legni biondi, il bianco, il cuoio; troppo audaci sono invece gli utilizzi con il rosa, l’acciaio, i legni rossastri. Perfetti sono gli abbinamenti realizzati con alcuni tocchi di giallo-arancio, di marrone, di nero. Il “canapa” è ad esempio una tonalità tra il beige e il grigio. In mille sfumature, è prediletto da molti designer di successo per la sua indubbia classe. Ma, se non bilanciato, il canapa può risultare a volte monotono. Esaltato dal vetro e dagli specchi, da pareti bianche e dall’acciaio, poco si intona con legni chiari e con tutto ciò che tende al giallo. I migliori contrasti si ottengono con rapide note di viola, rosso, grigio e marrone, e con pavimenti e mobili neri. È favoloso per i dettagli, quali coperte di cachemire e tende. Beige, canapa e Juta sono colori caldi che, oltre ad essere presenti sulla tinteggiatura delle pareti, si ritrovano infatti spesso nei tessuti della stanza. Il pregio di tali colori sta proprio nel fatto che sono facilitati gli accostamenti e non è necessario uno studio preciso degli abbinamenti come per altre tinte.

Grigio

Discreto e versatile, il grigio ha un carattere al contempo deciso e duttile. Chi lo ama in genere ne apprezza la finezza e la ricchezza di nuance. Ritenuto a torto triste e noioso, questo raffinato colore-non-colore consente mille digressioni -dal perla all’ardesia, dal piombo all’argento, dal fumo al cenere- che si possono combinare con effetti di rara eleganza. I toni antracite o le nuance più chiare sono perfetti con il bianco, l’azzurro e il rosso; ma anche abbinamenti più insoliti, come quelli con il canapa e con alcuni toni di verde, rosa e viola, contribuiscono a valorizzare la zona notte. Le raffinate gradazioni del grigio, scelto magari per tinteggiare le pareti, possono creare una sorta di guscio protettivo in una camera da letto intima e raccolta, in cui gli altri colori abbinati sapranno coabitare con gusto e eleganza.

Verde

camera con armadio scorrevole a settori e tapppeto turchese
Il verde è secondo alcuni designers “naturalisti” l’ideale per una camera da letto. Nato dalla combinazione di un colore caldo e uno freddo, è associato a concetti come equilibrio e armonia e non provoca stress. Il verde comunica un senso di freschezza e nella cultura orientale è simbolo di rinascita e reincarnazione: un legno verde rappresenta la crescita primaverile. In un ambiente in cui domina il verde, il sonno sarà particolarmente rigenerante. Innumerevoli sono le sfumature, lievi o profonde, acide o dolci. Si va dall’acqua allo smeraldo, alla giada, dai timbri lussureggianti delle foreste tropicali al verde erba, al mela, al salvia. È un colore che ben si intona al bianco, al giallo, al blu; con il rosso fa bandiera, mentre sofisticati accenti risultano dall’accostamento con il lilla e con varie tonalità di grigio.

Blu

Colore evocativo per eccellenza, il blu ispira un senso di libertà e leggerezza. La sua ricca gamma di gradazioni spazia dall’azzurro al turchese, dal celeste allo zaffiro, accogliendo tutte le sfumature del cielo e del mare. Essere avvolti da pareti turchine infonde serenità e calma, fa sentire liberi e protetti, un po’ come se si fosse immersi in una sorta di acquario domestico. Se poi si ha cura di scegliere gli arredi giusti, intonati per levità e tinta, la stanza parrà quasi smaterializzarsi e risulterà ancora più diafana e ariosa. Blu e azzurro dilatano i confini dello spazio, oltre a rilassare mente e corpo e conciliare sonni ristoratori.

Particolarmente felice risulta l’accostamento con il bianco, una soluzione informale e vivace adatta per case in località balneari. Sempre gradevole (ma dall’effetto più energizzante) anche l’abbinamento con l’arancio.

Grigi, blu e neri sono colori che ben si accordano tra loro. Il pregio del loro accostamento sta nel fatto che vi è la possibilità di spegnere o accendere la vivacità della stanza, attraverso la modulazione del grigio e del nero, senza perdere l’effetto complessivo dato dai toni del blu.

Marrone

Ancora ad oggi risulta il colore più utilizzato per gli arredi delle camere da letto e sarebbe dunque difficile non parlarne. Il suo utilizzo è indissolubilmente legato infatti con quello del legno, materiale “principe” per i mobili di camera. I toni di marrone che il legno (o sarebbe meglio dire i legni) può assumere sono molteplici e vanno dal colore del frassino chiaro (un tono fra il giallo e il bianco) fino ad arrivare a quello, scurissimo dell’ebano. Nel mezzo ci sono migliaia di toni che in Italia e in Europa sono stati utilizzati a seconda della moda del momento. Da quando ad esempio in Italia esiste il “salone del mobile” saranno emerse da quella manifestazione fieristica qualche centinaia di toni di marrone differenti, che a seconda del legno più in voga in quel momento sono state adottate dall’industria del mobile, dal design, e in generale dalla produzione di arredi italiana ed internazionale.

Il marrone è dunque il colore del legno per eccellenza e ciò suggerisce il suo innato “calore” e la capacità di rendersi confortevole e piacevole che questo colore ha in se.

Ultimamente, dopo qualche secolo di utilizzo praticamente ininterrotto, è un po’ diminuito in suo uso nella produzione di mobili, ma esso è tornato prepotentemente alla ribalta grazie al ritorno di moda delle carte da parati. Il marrone infatti è uno dei colori preferiti con cui si decora ultimamente la parete che sta dietro il letto, in modo da ottenere un ottima valorizzazione sia della stanza che del suo arredo.

In una stanza progettata seguendo questi moderni criteri, il color tabacco del parato applicato alla parete principale, si inserisce in un ambiente dalla forte personalità, conferita dal disegno simmetrico della testata del letto e dall’uso del colore come sottolineatura dell’area riposo.

Un intenso color caffè, ad esempio, se steso uniformemente su due sole pareti di una stanza da letto dotata di una notevole altezza, darà senz’altro un’impronta molto elegante all’ambiente. Un’altra nota raffinata può essere data da un tappeto, nel quale si ritrova lo stesso marrone, magari declinato in un altro tono, per meglio abbinarsi con dei mobili Canapa o Bianchi .

Rosso

Il rosso è di buon auspicio; simbolo della forza, del successo, del fuoco, dell’amore, della passione e della fortuna. Per questo i regali hanno spesso un fiocco rosso. Per questo il rosso trova, pure in tempi recenti, largo impiego nella casa e in misura un po’ minore, anche camera da letto.

Simbolo della sorgente di energia vitale che permea l’universo, è un colore molto potente e, secondo alcuni, stimola le forze del bene ed espelle le energie negative. Restando alle pure considerazioni estetiche, il rosso è sontuoso e galvanizzante: sa rendere elettrizzante anche uno spazio modesto e per questo è spesso sinonimo di sfarzo e di lusso in camera da letto. Esso può essere utilizzato nelle tappezzerie nei complementi e nei parati. Una stanza tutta circondata di rosso però, alla lunga può stancare; meglio riservare dunque questo colore a una sola parete o, ancora, meglio intervenire con una tenda, un copriletto o con un pezzo di design. Ottimo l’accostamento con il bianco, i grigi e, nei toni ciliegia, anche con il cammello.

Giallo

Il giallo è il colore dell’oro. Gli imperatori cinesi vestivano e si circondavano di giallo e persino gli architetti, nello svolgimento del loro lavoro, dovevano indossare solo abiti di questo colore. Il giallo trasmette ottimismo e porta nella casa note squillanti e ricche. Ben si intona a pavimenti medio scuri, pareti bianche, tessuti nei toni del deserto. Il giallo ocra quando usato per i muri o per la base del letto, può recitare un perfetto contrasto con il bianco di armadi, paralumi, copriletto e finestre, esaltando la luminosità della stanza.

Arancio

Nelle sue svariate declinazioni il giallo raggiunge alcuni toni dell’arancio, fino a sfociare nel rosso. L’arancio è un colore che produce inaspettate relazioni e può essere considerato una sferzata di luce e di allegria. Per quanto riguarda l’arredo è perfetto il suo accostamento con il wengè, il vimini, materiali come il corno e l’avorio, i tessuti e i pellami dal panna al marrone al nero.

Per quanto riguarda l’architettura invece è la struttura in laterizio, con ad esempio i solai a volte o le aperture ad arco, che rende l’arancio il colore protagonista. Il color mattone e il marrone del legno trattato o non trattato sono infatti due elementi altamente qualificanti per qualsiasi ambiente.

In un ambiente un po’ spoglio con le sobrie nuance della terracotta di uno stipite, del pavimento in cotto e di un soffitto in mattoni possono stemperare il bianco totale delle pareti e rendere l’atmosfera di una camera da letto più mossa

Viola

Nato dall’unione del blu con il rosso, il viola è la sintesi di sacro e profano. Colore dei paramenti sacri durante la quaresima, temutissimo in teatro perché di malaugurio, è in verità un bellissimo colore che simboleggia la femminilità e passa dalle sfumature più profonde della melanzana a quelle più chiare dei lillà. Tonalità più diffuse in Medio Oriente e in Oriente, trovano sempre maggiore impiego nella cultura occidentale, grazie alla felice sperimentazione di architetti d’interni che le usano intenzionalmente come note di scarto per rompere un quadro d’insieme statico o troppo perfetto. Bastano una tenda, una serie di cuscini, una seduta in plastica, una grande cornice o una ritinteggiatura di porte e stipiti… e la camera cambierà carattere. Perfetto in abbinamento con i verdi e i bianchi, il viola è sconsigliato con i rossi e i neri che ne accentuerebbero la drammaticità una raffinata sinfonia sui toni del lilla. Per avere un efficace idea della valenza che un colore così prezioso può donare ad una stanza, basterebbe immaginare, ad esempio, come un singolo oggetto d’arredo indovinato ma molto piccolo, come un tavolino da notte, se impreziosito da un opulento rivestimento in tessuto violetto dall’elaborata fantasia, può rendere superfluo studiare particolari effetti cromatici per movimentare tutte le altre superfici.

Insomma in camera da letto tutti i colori possono essere utilizzati se li si adoperano con garbo e con cognizione. L’importante è considerarli sempre nel contesto di un progetto complessivo della stanza, che non prenda in considerazione soltanto i suoi singoli elementi, ma che sia al contrario il frutto di un’attenta ed accurata preparazione.

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