Quando si sta per acquistare una cucina si va spesso alla caccia di indicazioni per risparmiare là dove è possibile, senza dover rinunciare a nulla.
A questo scopo vorremmo dare qualche piccola dritta che permetterà di destreggiarsi nella scelta di una tipologia di prodotto rispetto ad un altro, senza per questo perdere la qualità che si desidera raggiungere.
Non è affatto vero, ad esempio che tutte le disposizioni di mobili da cucina si equivalgono: c’è una bella differenza di costi tra una configurazione a «U»e una che prevede, ad esempio, un’isola centrale operativa e molti contenitori da parete, oppure fra una in cui due pareti attrezzate si fronteggiano e quelle invece classiche a «L», in cui i due lati attrezzabili sono contigui.
Spesso ci fanno un po’ sorridere quei clienti che ci chiedono il prezzo delle composizioni presenti in mostra, senza che queste assomiglino nemmeno lontanamente a quelle di cui loro potrebbero aver bisogno per arredare le proprie stanze. In verità infatti ogni cucina è molto diversa dalle altre ed anche se esistono delle dimensioni “medie” e dei costi “medi” comparabili solitamente tramite le proposte offerte dalla Grande distribuzione organizzata del settore, è davvero molto molto difficile quantificare dei costi ipotetici, senza avere le idee molto chiare su quali sono le misure e quali sono le esigenze dei committenti. Le ragioni sono presto dette, se prendiamo ad esempio la composizione cosiddetta ad “U”, che quasi sempre si trova in cima alla graduatoria della spesa, ci si accorge che quest’ultima richiede almeno due elementi angolari (senza dubbio più costosi degli altri), alcuni tagli su misura per il top e un complesso intervento di montaggio. Chi vuole risparmiare può dunque considerare un utilizzo differente del terzo lato a disposizione, collocando i mobili da cucina in una composizione angolare ad “elle”.
Certo chi possiede un unica parete da arredare è solitamente avvantaggiato in questo senso, ma anche chi ne possiede due poste frontalmente può generalmente considerarsi fortunato, in termine di costi, rispetto a chi possiede una cucina angolare.
Un altro notevole risparmio può essere dato anche dalla scelta di «chiudere» la composizione con contenitori normali (peraltro perfettamente rifiniti anche lateralmente) e non con gli elementi specifici, i cosiddetti «terminali» che ormai sono di corredo per qualsiasi modello di cucina. Questi mobili speciali infatti, a volte costruiti con forme arrotondate, altre volte con elementi a giorno o con attrezzature speciali, raggiungono spesso dei costi veramente notevoli rispetto agli altri con cui sono composte le cucine.
Ma non si deve limitarsi ad un accorto studio delle disposizione dei mobili. Si può risparmiare anche frazionando il meno possibile, il che significa, ad esempio, che se si devono arredare 240 cm di parete, è più conveniente utilizzare due elementi da 120 cm piuttosto che quattro da 60 cm l’uno. Lo stesso discorso vale pure per il tipo di elementi da acquistare, per esempio, una volta risolto il problema del piano di lavoro che deve essere comunque sufficiente per cucinare in tutta comodità, è importante sapere che è di solito più conveniente utilizzare contenitori a colonna piuttosto che basi e pensili separati.
Anche rinunciare a certi tagli su misura comporta un certo risparmio; le fasce di chiusura terminali o la riduzione a misura degli elementi in modo che questi si avvicinino maggiormente alla misura esatta della parete, hanno dei costi produttivi importanti e per questo è consigliabile per chi cerca un po’ di risparmio, fare composizioni leggermente più piccole dello spazio a disposizione in maniera da poter evitare costi aggiuntivi.
Anche se dobbiamo dire che gli amanti della perfezione difficilmente optano per questa forma di risparmio.
Ma chi spende di più, allora, lo fa in nome della frivolezza o della praticità? Tutto sommato, lo si può tranquillamente dire siamo un popolo concreto, ma incapace di rinunciare al bello.
Come racconta la nostra diretta esperienza le due esigenze vanno quasi sempre di pari passo, e si cerca ove possibile di ottenere cucine perfette dal punto di vista tecnico, che siano però dotate anche di un’estetica eccellente. Come avviene spesso nel caso della scelta del piano di lavoro; attualmente ad esempio esistono dei piani in laminato che pur avendo dei costi davvero irrisori si presentano in maniera eccelsa ed hanno caratteristiche tecniche davvero incredibili. La scelta di tali materiali permette spesso dei notevoli risparmi rispetto alle scelte economicamente più dispendiose come quelle che ricadono sui quarzi e sulle pietre naturali.
Insomma ci sono tante maniere per poter acquistare cucine di ottima qualità senza spendere cifre troppo alte e da noi troverete sempre qualcuno in grado di consigliarvi al meglio circa le scelte più convenienti da fare in ogni caso.